Si intitola “Un mare di musica… felice!” il nuovo progetto Education del Teatro Carlo Felice per l’anno scolastico 2025-2026. Un titolo evocativo per abbracciare l’intero percorso pensato per accompagnare le scuole di ogni ordine e grado alla scoperta del patrimonio operistico, sinfonico e coreutico, attraverso la programmazione del palcoscenico genovese. L’idea che guida l’intero progetto è anche in questo caso quella del teatro come faro, capace di orientare i naviganti verso i diversi spettacoli che sono tappe di crescita, approdi che permettono di vivere la musica come esperienza condivisa e strumento di crescita.
Il programma intreccia linguaggi e prospettive diverse: l’opera, con i suoi grandi classici riletti in chiave adatta al pubblico più giovane; la musica sinfonica, capace di avvicinare all’ascolto con narrazioni brevi e chiare; la danza, che restituisce attraverso il corpo la vitalità della musica; nuove creazioni di teatro musicale che raccontano storie di ieri e di oggi intrecciando tradizione e temi sociali. Ogni proposta è calibrata sull’età degli studenti e costruita per stimolare curiosità, attenzione e partecipazione attiva.
Il sovrintendente Michele Galli ha sottolineato: «Con l’inizio del mio mandato al Teatro Carlo Felice ho voluto che la prima attenzione fosse rivolta ai giovani e alle scuole della nostra città. Credo profondamente che l’educazione musicale e teatrale non sia un complemento ma una parte imprescindibile della formazione e della crescita di ogni ragazza e di ogni ragazzo. È anche il modo più autentico per rinsaldare il legame tra il nostro Teatro e la comunità che lo circonda. Siamo convinti che il Teatro, con le sue opere, i suoi concerti e i suoi spettacoli di danza, possa rappresentare una vera e propria “lanterna” per le nuove generazioni: un faro che illumina il cammino, che stimola la creatività e che insegna a condividere emozioni e conoscenze».
La coordinatrice del progetto Elisa Moretto e Alberto Macrì docente di storia della musica del Liceo Musicale “Pertini”, aggiungono: «Come una grande nave, il teatro guida la navigazione fra note, costumi e scenografie, alla scoperta di nuovi approdi attraversando insieme ad altri naviganti –non solo il pubblico, ma tutti gli artisti coinvolti – le opere, le pagine sinfoniche e i balletti in stagione».
Il viaggio si apre con Opera-Faro, la sezione in cui vengono proposte riletture di titoli in cartellone con una modalità che possa aiutare il pubblico verso una maggiore comprensione. Per l’anno 2025-2026 le opere scelte sono Don Giovanni e Il campiello. Due esperienze diverse ma complementari: la prima affronta il mito del grande seduttore attraverso i ricordi dei personaggi, guidando gli studenti a interrogarsi sull’identità e sulle conseguenze di ciascuna azione; la seconda apre le porte al mondo arguto di Goldoni messo in musica da Wolf-Ferrari che trasforma la quotidianità di un campiello veneziano in specchio vivo delle relazioni umane. In vista degli spettacoli sarà possibile richiedere una lezione di preparazione a scuola e gli insegnanti riceveranno materiale di supporto per la preparazione in classe.
Approdi musicali per incuriosire e stimolare l’orecchio dei giovani ascoltatori attraverso brani di durata contenuta, in linea con la capacità di attenzione e di concentrazione della loro fascia di età. Un pianoforte, cantanti e un narratore-attore aiuteranno a comprendere meglio il contesto storico, la biografia dei due compositori prescelti – Verdi e Puccini – il loro linguaggio e il contenuto dei momenti musicali proposti.
La danza entra in scena con Corpi in musica – “Il mio primo Debussy”, spettacolo che restituisce il mondo dell’infanzia attraverso due pagine del compositore francese: Children’s Corner e La boîte à joujoux dove i giocattoli che prendono vita, le melodie raccontano storie universali, ma capaci di incantare anche gli adulti. Per questo spettacolo sono previste anche due recite per andare a teatro con la famiglia.
Zêna è la versione in un atto della commedia musicale ispirata alla celebre canzone Ma se ghe penso: la narrazione è incentrata sulle difficoltà di coloro che, ieri come oggi, fuggono da una vita di stenti per risollevare le sorti della propria esistenza, ma devono fare i conti con il richiamo delle proprie radici. Un titolo quindi adatto a più livelli di lettura e che si presta a molti approfondimenti in classe. Anche per questo spettacolo così attuale è prevista una recita per le famiglie.
Accanto agli spettacoli, il progetto valorizza la partecipazione attiva degli studenti: con Una ciurma all’opera, saranno giovani musicisti del Liceo Musicale a raccontare nelle scuole opere e concerti ai propri coetanei, e lo stesso per Salpiamo assieme alla scoperta del cartellone, ciclo di conferenze che anticipano gli spettacoli in programma ma che si svolgono in teatro.
Il percorso si completa con Un teatro o una piazza?!, visite guidate alla scoperta della storia e dell’architettura del Carlo Felice, e con una speciale Caccia al tesoro dedicata a “Turandot”, evento speciale per famiglie in occasione del centenario dell’opera pucciniana (18 aprile 2026).
Il prossimo 30 ottobre si terrà un Open-Day dedicato agli insegnanti per approfondire il programma delle attività e promuoverne nuove in un clima di sinergia e collaborazione.