GOG – Omaggio a Luciano Berio

“Nelle Sequenze ho spesso esplorato alcuni aspetti tecnici specifici dello strumento e ho cercato di commentare il rapporto fra il virtuoso e il proprio strumento. Ecco perché certe Sequenze (è il caso di Sequenza III per voce e Sequenza V per trombone) possono essere anche intese e viste come un teatro di gesti vocali e strumentali”. Lo scriveva Luciano Berio a proposito di una delle sezioni più originali e interessanti della sua ampia produzione. Nel primo centenario della nascita (24 ottobre 1925), il compositore ligure sarà ricordato oggi e domani con una articolata manifestazione organizzata dalla GOG in collaborazione con il Comune e dedicata appunto alle “Sequenze” alle quali saranno affiancati 14 Capricci per gli stessi strumenti utilizzati da Berio e commissionati ad altrettanti compositori. Una soluzione che avvicina Berio e Paganini, accomunati, pur nelle loro ovvie diversità, da due elementi centrali tanto nelle Sequenze quanto nei Capricci: il virtuosismo e la teatralità.

Luciano Berio è stato uno dei maggiori protagonisti della musica del secondo Novecento. Versatile e curioso ha affrontato molteplici aspetti del mondo musicale, non rinnegando mai la storia, al contrario rileggendola spesso con intento critico e costruttivo. Fra i fondatori dello Studio di Fonologia della Rai di Milano, è stato uno dei primi compositori italiani a occuparsi di musica elettronica. Dialogando con grandi letterati (da Sanguineti a Calvino a Eco), con architetti (Renzo Piano) con filosofi (Massimo Cacciari) è stato inoltre un punto di riferimento per tutta la cultura del suo tempo.

Le Sequenze  che accompagnano in pratica quasi tutta la carriera del compositore imperiese (si va da quella per flauto del 1958 a quella per violoncello del 2002) saranno dunque al centro di quattro incontri fissati a Palazzo Ducale (Sala del Maggior Consiglio) venerdì (ore 18,30 e 20,30) e sabato (ore 18 e 20,30). Sabato, alle 16 (Palazzo Ducale, Sala delle donne), il concerto sarà preceduto da una doppia conversazione: “Virtuosismo e teatralità da Paganini a Berio” a cura di Roberto Iovino e Nicole Olivieri e “La musica a cappella di Berio” a cura di Marco Lombardi.

Nel dettaglio,  oggi (ore 18) si esibiranno Roberto Fabbriciani  (Sequenza I per flauto e Capriccio di Chiara Mallozzi), Valerio Lisci (II per arpa e Capriccio di Mariano Russo), Laura Catrani (III per voce e Caporiccio di Paolo Cipollini), Maria Grazia Bellocchio (IV per pianoforte e Capriccio di Michele Dall’Ongaro); alle 20,30 toccherà a Corrado Colliard (V per trombone e Capriccio di Elia Perinu), Fabio Bagnoli (VII per oboe e Capriccio di Fabio Macchiavelli), Ivano Battiston (XIII per fisarmonica e Capriccio di Francesco Fiorenzani) e Ettore Pagano (XIV per violoncello e Capriccio di Romeo Cossidente). Domani alle ore 18 ci saranno Daniele Valabrega (VI per viola e Capriccio di Riccardo Burato), Alexander Goldberg (VIII per violino e Capriccio di Maria Vincenza Cabizza) e Diego Chenna (XII per fagotto e Capriccio di Nicola Sani). Infine alle 20,30 chiuderanno Marco Ignoti (IX per clarinetto e Capriccio di Daria Scia), Antonio Faillaci (X per tromba e Capriccio di Simone Caserta) e Giuseppe Mennuti (XI per chitarra e Capriccio di Edoardo Dadone.