Aspettando di ripartire

Il mondo si è fermato.

Anche la nostra attività è entrata in letargo dopo il concerto del 3 marzo per effetto del decreto del Presidente del Consiglio del Ministri che obbligava la chiusura di tutte le attività che causavano assembramenti.

Intanto desidero riferire del concerto del 3 marzo che vedeva protagonisti Roberto Sechi, violino dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice e il nostro amico Roberto Mingarini al pianoforte.

Il nostro Duo ha scelto un importante programma con musiche che a quelle più note come la Sonata in Re maggiore op.12 n. 1 di Beethoven, la Sonata n. 3 in Sol minore di Debussy e le Sei “Danze popolari” di Bartok, comprendeva anche musiche poco conosciute e che sono state grandi scoperte, come ad esempio “El poema de una sanluqueňa” di Turina o “Nigun” di Bloch.

I nostri soci erano, come sempre, numerosi e  hanno apprezzato moltissimo le interpretazioni dei due artisti tributando loro calorosissimi applausi.

E, dopo, il nulla.

Sono saltati concerti e conferenze programmate e molto interessanti, le Conferenze illustrative all’Auditorium per Un ballo in maschera di Verdi e Anna Bolena di Donizetti e probabilmente salteranno anche le prossime.

In più, il 9 aprile avrebbero dovuto iniziare i “Concerti di Primavera” in collaborazione con la G.O.G. e anche questi, secondo la disponibilità degli artisti, verranno o annullati o trasmessi in streaming sul sito della G.O.G.

Abbiamo dovuto rinunciare a trasferte musicali a Piacenza e Milano e alle visite guidate alle mostre genovesi, ma tutti questi sacrifici, pur importanti per la nostra Associazione come per tutti sono, alla luce della situazione drammatica che si è creata, niente rispetto alle migliaia di persone ammalate e decedute e all’enorme sacrificio di lotta e di vita che affrontano gli operatori sanitari, medici, infermieri e tutto il personale che si occupa negli ospedali di combattere questa “peste” che ci ha colpiti.

Speriamo di poterci ritrovare non si sa quanto presto, ma dobbiamo essere  fiduciosi che potremo abbracciarci ancora una volta.

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