In epoca di coronavirus, il coro diventa “virtuale”

“Virtual Abendlied” (https://youtu.be/Kxx5zbgB_uY) è il risultato di un progetto di virtual choir a cura di CLAss_Liguriacanta, un’associazione nascente che raccoglie direttori e cori da tutta la Liguria. Incuriositi dal progetto e da come è possibile continuare a costruire musica anche in questi giorni di forzata lontananza, ne abbiamo intervistato l’ideatrice, Roberta Paraninfo.

Com’è nata l’idea di un coro virtuale e come siete riusciti a realizzarlo?
L’idea di fare un virtual choir è nata da una proposta che avevo fatto ai Sibiconsoni, uno dei cori dell’Accademia Vocale di Genova, ma che poi abbiamo pensato di estendere a tutta la Liguria, proponendola a CLAss, questa rete di direttori di cori che si è formata nell’ultimo autunno e che comprende una quarantina di direttori di tutta la Liguria che si sono trovati nel desiderio di progettare insieme.

Parlando di quest’associazione, quali sono gli obbiettivi che si propone?
CLAss_Liguriacanta è una rete di direttori di coro, musicisti e compositori che si occupano attivamente di musica corale da diversi anni in Liguria. Già dal primo incontro, nello scorso ottobre, l’intero gruppo si è trovato a condividere il desiderio e la forte esigenza di stringere una vera e proficua collaborazione che attraversi tutto il territorio regionale e si realizzi in attività destinate ad aver cura del canto corale in tutte le sue forme e necessità. I nostri obiettivi prevedono lo sviluppo capillare della formazione in ambito scolastico, rivolta agli insegnanti e ai bambini dalla scuola primaria alla secondaria; la formazione dei giovani direttori, e il rinforzo e
sostegno verso i direttori già operanti nella regione, andando a rispondere a tutte le richieste espresse; inoltre la creazione di progetti concertistici dedicati ai diversi stili e generi di canto corale; la cura di vari momenti di incontro regionale, così come è stato per la realizzazione di Virtual Abendlied o del flash mob natalizio che ha visto la partecipazione, qui a Genova, di oltre 500 cantori provenienti da tutta la regione; e ancora, la cura del repertorio, sia creando una sorta di biblioteca corale, sia mettendo in relazione i cori direttamente con i compositori.

Ritornando al video, perché proprio Abendlied di Rheinberger per unire tutte queste voci?
Prima di tutto perché è inequivocabilmente una grandissima pagina di musica… Qualcuno mi ha domandato perché un compositore tedesco e non italiano, la mia risposta è stata: la grande musica non ha una nazionalità, non appartiene a qualcuno ma è di chi vuole dare vita al messaggio musicale con il proprio strumento o con la voce. In questo caso è anche forte il messaggio che viene dal testo. Tratto dal Vangelo di Luca, questo è il verso che riporta le parole degli apostoli che incontrano Gesù sulla strada di Emmaus, non lo riconoscono e manifestano a questo viandante sconosciuto la preoccupazione di non aver visto ancora la Resurrezione. “Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino”, in queste parole ci sono due aspetti importanti, da una parte l’accoglienza umana e dall’altra la preoccupazione verso il futuro. Gli apostoli sono nel buio in quel momento, non sanno se hanno creduto veramente o se sono stati illusi, qui si decide la cristianità. Questo verso è adattissimo a questo momento, perché anche noi siamo nel buio. Abbiamo davanti una prospettiva di rinascita oppure no? Queste sono le preoccupazioni… Quindi al di là che sia un testo sacro, è un’immagine che ci unisce molto.

Perché stanno nascendo proprio in questo momento così tanti progetti di virtual choir?
È un segno evidente del fatto che la musica sia necessaria, che non sia qualcosa di cui si può fare a meno. La musica, l’arte in generale, rappresentano il punto di rinascita dell’uomo, della nostra società, perché essenziali all’uomo, talmente essenziali che tutti ci siamo inventati qualsiasi cosa pur di continuare a fare musica. Questo è un segnale molto forte… come se, nella nebbia dell’incertezza in cui siamo stati gettati in questo momento, alcune cose si fossero illuminate perché necessarie; la musica è una di questa, insieme alla scuola, perché anche questa non è solo questione di nozioni ma di tirar fuori l’essere umano da sé stesso attraverso i diversi linguaggi dell’imparare. La musica in particolare è veramente l’espressione della comunicazione, la sublimazione nel bello dell’essere umano e il canto corale è la possibilità di comunicare ad un altro piano, per arrivare a quel punto di infinito, non tangibile che è dentro di noi. È dalla cultura e dall’arte che deve partire la rinascita.

Le manca il non fare musica dal vivo?
Eh sì… ovviamente. Quello che puoi osservare dal virtual choir è che è stupendo mettere insieme tutte queste voci ma il coro dal vivo non è solo mettere insieme delle voci ma vedere queste voci formare una “creatura” che prende vita dalla risonanza reciproca, da un suono che trova gli armonici dell’altro e che con gli armonici dell’altro crea qualcosa, non è il proprio suono sommato con altri suoni ma è la risonanza umana che fa vivere questa creatura. Se si canta a casa da soli non risuoni dell’altro e non fai risuonare l’altro. Quindi, ben venga la tecnologia perché comunque mette in evidenza il fatto che la musica sia necessità di vita, punto da cui partire e ben venga la possibilità di manifestarlo attraverso la tecnologia, però non può certo sostituire la musica dal vivo, anche perché la relazione umana è solo dal vivo.

Siete comunque soddisfatti della partecipazione al video e del risultato?
Assolutamente, è un segnale della sete di musica e di arte anche il fatto che questo nostro video ha messo insieme in una settimana 186 persone, affrontando una pagina per nulla facile che molti non conoscevano e per cui ci è voluto uno studio abbastanza intensivo. Questo la dice lunga sulla strada da percorrere da ora in poi, che è quella della musica ma che è anche quella dell’unirsi, del trovarsi in un abbraccio più grande, di smettere di stare tutti nel proprio orticello ma di allargarsi appunto in un abbraccio più grande. Non è stato facile realizzare questo video ma è stato fondamentale l’apporto e il lavoro di tutti per portare a termine questo risultato di cui siamo comunque orgogliosi, sperando che sia il primo di una serie di progetti corali regionali.

Il filmato è visibile al link sottostante:

https://youtu.be/Kxx5zbgB_uY
A cura di CLAss_Liguriacanta
Video: Marco Montinari.
Audio: Matteo Guerrieri.
Montaggio: Watch Film Production.