Pushkarenko, il mio Concerto “Superbo”

Nello scorso mese di ottobre nell’ambito del “Paganini Genova Festival” a Palazzo Tursi è stato presentato il Concerto Superbo composto e inciso su CD da Oleksandr Pushkarenko.

Pushkarenko, il giovane violinista virtuoso e compositore genovese di origine ucraino, laureato in violino al Biennio Specialistico di II livello, sub-indirizzo solistico/cameristico, presso il Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova con il massimo dei voti, lode e la Menzione d’Onore, ha vinto numerosi premi in concorsi internazionali e nazionali di violino. Nel 2017 ha vinto la 12° edizione del Concorso “Premio Nazionale delle Arti” (sezione violino); nel 2018 si è classificato 5° alla 55° edizione del Concorso internazionale di violino “Premio Paganini” e 2° alla 34° edizione del Concorso internazionale di violino “Valsesia Musica”.  Il 12 Ottobre 2019 gli è stato conferito il riconoscimento “Talento di Genova nel Mondo” in occasione delle celebrazione colombiane a Palazzo Ducale di Genova.

Concerto “Superbo”  è una composizione musicale della durata di circa 31 minuti, scritto per violino e orchestra sinfonica. Il concerto consiste di 3 movimenti: 1. Allegro moderato maestoso, 2.Siciliana: Adagio sognante, 3. Finale: Allegro con precisione. Composto e registrato da Oleksandr Pushkarenko è stato inciso sul CD di Vioton Records nel anno 2021.

Perché essendo un violinista promettente ha iniziato a dedicare tempo ed energie alla composizione?

Mi chiedo cosa avrebbe risposto Paganini a questa domanda. Per me è un desiderio personale di sentire ciò che non è stato ancora scritto e per espandere lo spazio musicale nello spazio del mondo che ci circonda.  Va ricordato che a metà del XIX secolo spiega il culmine di quel fenomeno storicamente formato quando l’esecutore virtuoso e il compositore sono presentati in un’unica immagine creativa del musicista. Quindi le professioni di violinista e compositore non si contraddicono, ma al contrario si completano. Parlando di violinisti virtuosi-compositori, basta citare solo questi nomi: Paganini, Wieniawski,  Ernst, Bull, de Sarasate. Se parliamo di me, va detto che dall’età di 4 anni ho prestato attenzione al pianoforte. Questo strumento universale è il laboratorio del compositore fino a quando la coscienza musicale del compositore acquisisce autonomia. Ho iniziato a comporre piccoli pezzi per pianoforte e poi alcuni di essi si sono evoluti in piccoli brani per violino.  Non determino la data esatta per finire un pezzo, quindi compongo senza fretta. La musica dovrebbe aiutare a neutralizzare la negatività che abbonda nel mondo di oggi.

Quali particolarità ha il suo Concerto?

La tecnica contrappuntistica è di grande importanza nella mia orchestrazione. E’ presente la tecnica polifonica imitativa,  c’è spesso il dialogo tra solista ed orchestra e dialogo all’interno dell’orchestra tra le diverse voci strumentali. L’Orchestra è di tipo sinfonico con archi, legni (flauto piccolo, flauto, oboe, clarinetto, fagotto), ottoni (corni, trombe) e percussioni (timpani,  piatti). Volevo comporre un concerto che abbia un valore  musicale e artistico. Durante il processo compositivo non avevo lo scopo di creare un brano di massima difficoltà. Sono stato guidato da un’intuizione musicale. Nello stesso tempo volevo comporre il concerto che potrebbe essere inserito nel programma dei finali dei concorsi di violino più prestigiosi al mondo. Potrebbe essere inserito anche nel programma di studio dei Conservatori. Il brano richiede un’orchestra altamente professionale soprattutto nel 3° tempo.

Quale è il Suo sogno?

Il mio sogno è di  eseguire il mio Concerto “Superbo” con diverse orchestre in tutto il mondo.

Com’è nata l’idea del concerto?

Risale a molti anni fa , ne parlai per la prima volta pubblicamente in un’intervista al Concorso Premio Paganini. A quel tempo, il materiale principale del concerto era già pronto  ma è stato il lockdown che ha aiutato a completare la composizione e a registrarla. Non conosco nessun altro posto come Genova che fornisca più ispirazione alle fantasie romantiche di un Artista. Cosa potrebbe esserci di più stimolante dell’immagine della Porta Soprana della città genovese per fornire l’impulso alla sezione iniziale di una grande opera musicale romantica? E poi queste antiche viuzze della città in cui una nuova storia ti sorprende dietro ogni angolo, ad ogni passo! Non è questo uno dei segreti dell’inesauribile immaginazione di Paganini? Provate a sentirlo e lo capirete.  Tutto ciò costituisce lo stile romantico, apparentemente perso per sempre, in realtà, indistruttibile, finché l’anima magnifica (anima “superba”) di Genova è viva.