Il Carlo Felice attraversato dall’Estro Armonico di Vivaldi: applausi calorosissimi alla Gog. Tanti studenti in sala

Grande interpretazione e interessantissimo excursus vivaldiano alla Gog nella serata di lunedì 6 maggio al Carlo Felice di Genova con Concerto Italiano e Rinaldo Alessandrini. Don Antonio Vivaldi, noto come il Prete Rosso, è sempre più apprezzato nei programmi teatrali e dal pubblico, oltre che riscoperto dalla critica. Ancora alonata di mistero a tratti la sua vita, con diversi rimaneggiamenti tra cui figura anche la data di nascita del 4 marzo 1678 non confermata prima del 1962.

La scrittura vivaldiana è intrisa di sorprese, di ornamento, di vitalità di invenzione, di estro, di effetti a tema e di pregnanza dei nuclei tematici. Paradigmatici i dodici concerti de L’Estro Armonico pubblicati in Olanda nel 1711, nel centro allora più accreditato della stampa musicale, cioè Amsterdam. La raccolta è divisa in quattro gruppi di tre concerti, con una estrema evidenza di contrasti dalla cantabilità delle parti lente alla agilità dei virtuosismi più estremi. L’Estro Armonico è un caposaldo che influenzò grandi compositori come Bach e Händel. Un’opera seminale, resa con maestria tecnica, con un’agogica chiara, con incandescenza di aspirazioni ed espressività. Non così comune ascoltarlo tutto di un fiato, godere dei ritmati degli Allegro o delle luci ed ombre degli Adagi con le brevi melodie. Entusiasmante il presto del Concerto n.6, molto intimo il Largo n. 5.

L’interpretazione è rigorosa, filologica, seria nel riproporre la danza perenne di luci e ombre, i contrappunti degli archi sostenuti dal continuo. Lunghissimi applausi sul finale, ma già alla fine di ogni concerto, tributato da un pubblico attento al condensato di bellezza e di agilità del Concerto Italiano.

Molto preparati ed entusiasti a fine concerto i settanta ragazzi in sala del Molassana e Prato guidati dal docente e noto violinista Roberto Piga. Un aspetto prezioso della Gog e delle iniziative collegate alle scuole è proprio quello di favorire non solo la conoscenza della musica, ma di guidare all’ascolto le nuove generazioni promuovendo una cultura musicale ad ampio raggio, non necessariamente specialistica. Proprio questo è uno degli obiettivi del programma di educazione all’ascolto “Progetto Scuola” nei principali Licei di Genova. La partecipazione a teatro è ovviamente l’aspetto conclusivo di un percorso in classe che prevede la conoscenza degli autori, link agli ascolti e analisi di elementi fondamentali quali il ritmo, la melodia e l’armonia. “Ascoltare e fare musica – spiega Roberto Piga – è importante per i ragazzi. Stimola l’intelligenza emotiva, affina la percezione e la memoria uditiva, stimola la creatività e la propensione ad ascoltare e a farsi ascoltare”. I ragazzi hanno bisogno di conoscere quello che succede nelle sale da concerto, per essere liberi di scegliere consapevolmente e formarsi un gusto e una cultura musicale personali . “Offrire gratuitamente ai nostri studenti questa esperienza è davvero significativo – continua Piga -. Questo è il terzo anno che seguo il progetto per la GOG. Nel 2022 è partito grazie a un contributo della Regione Liguria ed ora, anche grazie a Costa Crociere e Fondazione Carige, sta crescendo sempre di più. Per dare una idea della portata di questo piano educativo già più di 800 ragazze e ragazzi delle medie hanno assistito ad almeno una lezione concerto nella propria scuola, e circa 150 hanno partecipato gratuitamente ad un concerto della stagione, altri verranno il 20 maggio (info qui)”. Un aspetto decisamente meritorio di attenzione, non così spesso segnalato dai media, che ci fa riflettere su quanto siano importanti gli stimoli didattici e le attività extrascolastiche sempre a partire da una solida preparazione in classe.  Del resto, come già scrisse Nietzsche, “Senza musica la vita sarebbe un errore”.

BIOGRAFIE
CONCERTO ITALIANO
Il percorso di Concerto Italiano, dalla sua creazione nel 1984, si interseca con quello della rinascita della musica antica in Italia.
Sulla scia di Monteverdi, Bach e Vivaldi – tre figure tutelari di cui Concerto Italiano è ambasciatore nel mondo – Concerto Italiano ha rinnovato l’approccio e l’interpretazione di questo storico repertorio, facendo luce sulle sue caratteristiche estetiche e retoriche.
Avendo avviato molti progetti musicali su larga scala e creato una grande discografia negli ultimi tre decenni, Concerto Italiano è diventato un frequentatore abituale di sale da concerto, teatri e festival famosi a livello internazionale e ha prodotto versioni di riferimento del suo repertorio preferito, che hanno goduto di apprezzamento di pubblico e critica.
Dopo l’immersione pluriennale nella trilogia delle opere di Monteverdi messa in scena in collaborazione con Robert Wilson al Teatro alla Scala di Milano e l’Opéra de Paris, Concerto Italiano ha intrapreso numerosi tour di concerti importanti: il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi in Australia e Nuova Zelanda , Il Caino di Alessandro Scarlatti in Europa e un programma di polifonia romana della fine del Seicento con il RIAS Kammerchor.
Nel 2017 celebra il 450° anniversario della nascita di Monteverdi con L’Orfeo in tournée in Cina, i Vespri in Giappone, L’incoronazione di Poppea alla Carnegie Hall e numerosi concerti in Europa.
Concerto Italiano è stato insignito del Premio Abbiati 2002 per le sue attività e ha vinto anche cinque Gramophone Awards (nel 1994, 1998, 2002, 2004 e 2015), due Grand Prix du Distan, tre Deutsche Schallplattenpreise (tra cui L’Orfeo nel 2008 ), il premio Cini e cinque Midem Awards.
La stampa musicale britannica ha dichiarato che le registrazioni delle Quattro Stagioni di Vivaldi e dei Concerti Brandeburgo di Bach sono i migliori mai realizzati fino ad adesso.
RINALDO ALESSANDRINI
Clavicembalista, organista e pianista, Rinaldo Alessandrini è uno dei maggiori esponenti della musica antica sulla scena internazionale. La sua predilezione per il repertorio italiano e la sua costante attenzione per le caratteristiche espressive dello stile italiano dei secoli XVII e XVIII orientano il suo approccio e le sue scelte, sia alla guida di Concerto Italiano, di cui è fondatore e direttore, che come solista o direttore ospite.
Tra le produzioni più rimarchevoli che ha diretto vi sono Teodora Handel, La Vergine dei dolori di Alessandro Scarlatti, molte opere di Vivaldi, tra cui La Senna festeggiante, le Quattro Stagioni, le opere Olimpiade e Armida, la monumentale ricostruzione Vespri Solenni per la festa dell’Assunzione della Vergine, i Vespri di Monteverdi e i Concerti Brandeburghesi di Bach.Va sottolineata la sua forte inclinazione per le opere di Monteverdi, Mozart e Handel, che dirige frequentemente e appassionatamente.Rinaldo Alessandrini è regolarmente invitato da orchestre di riferimento in Europa e negli Stati Uniti, ma anche a Melbourne e San Paulo, ha diretto alla Scala di Milano, alla Queen Elizabeth Hall, la Monnaie di Bruxelles, l’Opera Liege l’Opera nazionale gallese.Nel 2017, anno monteverdiano, ha guidato Concerto Italiano in tournée in Australia, Cina e Giappone, e concerti in Europa e negli Stati Uniti.Rinaldo Alessandrini è stato direttore residente del RIAS Kammerchor di Berlino per la stagione 2015-2016, è stato nominato nel 2016 direttore musicale del festival dell’opera barocca Purtimiro al Teatro Rossini di Lugo di Romagna.La sua discografia, che da trent’anni riceve moltissimi premi, coincide con quella di Concerto Italiano per molti compositori italiani ma anche di scuola tedesca. Registra in esclusiva per naïve.Nel 2002 Rinaldo Alessandrini ha ricevuto, con il Concerto Italiano, il Premio Abbiati per la sua attività.Nominato Chevalier dans l’Ordre des Arts et des Lettres nel 2003, è membro dell’Accademia Filarmonica Romana.