Da diverso tempo, ormai l’Orchestra del Carlo Felice ha raggiunto una evidente solidità esecutiva tanto nel repertorio operistico, quanto in quello sinfonico. Tutte le sezioni funzionano a dovere e le prime parti quando vengono chiamate a ruoli solistici non deludono le attese.
E’ quanto è successo ieri sera con il primo flauto Francesco Loi splendido protagonista del concerto sinfonico affidato alla bacchetta di Riccardo Minasi.
Loi ha eseguito il Concerto n. 7 di Devienne, compositore e flautista francese, punto di riferimento importante nella letteratura flautistica.
Tecnica eccellente, Loi ha regalato una lettura magistrale per duttilità ed eleganza del suono, perfetta intonazione, fraseggio nitido. Agile e leggera l’esecuzione del virtuosistico primo movimento, di particolare raffinatezza nella scelta delle dinamiche l’Adagio centrale.
Il pubblico ha accolto l’interpretazione con autentiche ovazioni, costringendo Loi e Minasi a concedere un bis, una pagina meditativa di Graupner che ha esaltato il gusto musicale del solista.
Minasi oltre ad accompagnare con buoni risultati Loi nella partitura di Devienne, aveva aperto la serata con la Sinfonia n.82 di Haydn e l’ha chiusa con una colorita Sinfonia n. 5 di Beethoven accolta dal pubblico con generosi applausi.
Da notare, per dovere di cronaca, qualche malumore in platea scoppiato durante l’esecuzione di Haydn. Vi erano molti spettatori neofiti e molti giovani studenti che hanno iniziato ad applaudire fra un movimento e l’altro suscitando qualche rimbrotto che si è trasformato in accesi scatti d’ira quando si sono aggiunti sgraditi suoni di cellulari. E’ dovuto intervenire Minasi a riportare la calma fra alcuni spettatori alquanto esasperati.