Haydn e Mozart da esportazione

La splendida Chiesa del Gesù di piazza Matteotti  per due sere consecutive si offre come suggestiva cornice di altrettanti eventi musicali.

Ieri sera ha ospitato la prima tappa di “Liguria Musica” il progetto varato dal Carlo Felice con la Regione Liguria, finalizzato a portare sul territorio ligure una serie di iniziative musicali che saranno oggetto di una trattativa a un prossimo tavolo di lavoro (trattativa non facile se pensiamo che nelle diverse province liguri il Carlo Felice rischia di apparire un concorrente non gradito di varie realtà locali più o meno grandi) . E questa sera sarà l’Orchestra Giovanile Paganini del Conservatorio, diretta da Vittorio Marchese (e con l’aggiunta del Coro preparato da Roberta Paraninfo) a proporre un programma sacro benefico a sostegno dell’azione della Croce Rossa Italiana in Ucraina.

Tornando alla serata di ieri, il programma dal titolo Passione, era incentrato sul classicismo viennese di Haydn e Mozart e affidato alla solida bacchetta del direttore greco George Petrou.

In apertura si è ascoltata una pagina da Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce (Consummatus est) di Haydn. Un Adagio suggestivo che Petrou ha restituito garantendo una lirica cantabilità e un piglio di forte tensione comunicativa. Atmosfere simili nella conclusiva Sinfonia n. 49 (Passione), ancora di Haydn. Caratteristica della partitura l’Adagio iniziale che conferisce all’intero lavoro un’atmosfera cupa e drammatica. Petrou ha lavorato con attenzione trascinando l’Orchestra in una lettura ineccepibile per eleganza e coesione.

Ha convinto meno l’esecuzione del Concerto n.5 per violino e orchestra di Mozart, un gioiellino di limpida eleganza, affidato al giovane Giovanni Andrea Zanon. Ex enfant prodige, un curriculum notevole nonostante gli appena 24 anni, Zanon è  uno strumentista talentuoso con una tecnica brillante, buona intonazione, e un bel suono esaltato dall’utilizzo di un prezioso strumento, un Guarneri del Gesù. Lettura, dunque, ineccepibile sul piano tecnico, più discutibile sotto il profilo interpretativo per un fraseggio poco fluido, appesantito da accentuazioni eccessive, causate forse da una gestualità esecutiva un po’ troppo marcata.

Applausi comunque calorosi.

Il concerto sarà replicato stasera a  Imperia Oneglia (Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri, ore 21) e domani a Spezia (Cattedrale di Cristo Re, ore 18).