Doppio incontro dedicato alla musica, questa mattina alla Sala Maestrale dei Magazzini del Cotone nell’ambito di Orientamenti. Gli studenti prima si sono confrontati in un serrato dialogo con Uto Ughi e poi han no assistito alla fase conclusivo del progetto “Paganini in rete” che ha coinvolto sette Istituti secondari di secondo grado della città.
Ughi e i giovani
Da anni Uto Ughi è in prima linea nella lotta contro l’ignoranza musicale. Si spende spesso a favore dei giovani, polemizza contro le politiche sbagliate in tema di cultura: “Uno dei più grandi errori di questi decenni – ha detto – è stata la chiusura delle Orchestre Rai che ha tolto un bene prezioso all’intera società italiana e privato i giovani aspiranti strumentisti di un possibile sbocco professionale. E dire che una sola serata di Sanremo copre le spese annuali di un’orchestra sinfonica”.
Intervistato dal giornalista del “Sole 24 Ore” Francesco Crispo, Ughi ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto neppure a momenti di accesa polemica.
In realtà se un dato è emerso dall’incontro, questo ha riguardato la difficoltà di comunicazione fra i giovani e l’artista che spesso hanno discusso senza comprendere l’uno le posizioni degli altri.
Significativo, sotto questo aspetto, il tema, diventato poi centrale, della musica contemporanea sulla quale Ughi si è espresso con un certo atteggiamento critico.
“Ci sono autori di grandi rilievo – ha detto – ma in questo campo è anche facile bluffare. Io una volta eseguii un brano contemporaneo sbagliando molte note, ma il compositore stesso, presente in sala, si complimentò con me, non se ne era neppure accorto”. Ughi si riferiva alla produzione contemporanea “colta”, tanto è vero che poi ha fatto i nomi di Arvo Part e di Luciano Berio; molti giovani hanno pensato al rock o alla techno music e quindi hanno difeso i loro “gusti” intavolando una discussione che ha rasentato il teatro dell’assurdo.
Incomunicabilità anche a proposito dei giovani di ieri e di oggi. “Oggi i giovani – ha detto Ughi – sono facilitati a formarsi dalla possibilità di attingere su internet a qualsiasi fonte, il che costituisce anche un pericolo perché esiste musica costruttiva e musica distruttiva per l’animo”. Anche in questo caso in molti hanno equivocato intendendo questa presunta “facilità” estesa anche al mondo del lavoro, quando Ughi proprio citando le Orchestre Rai aveva lamentato le difficoltà di oggi.
Insomma un incontro anche divertente e vivace perché Uto Ughi è un fine dicitore e il suo pensiero è sempre stimolante.
Ughi domani sera (ore 21) sarà ancora alla Sala Maestrale come esecutore delle Stagioni di Vivaldi, proposte con la lettura dei sonetti introduttivi per rendere chiaro al pubblico l’intento descrittivo del compositore veneziano.
Paganini in rete
“Paganini in rete” è un progetto didattica realizzato dal “Centro Paganini per la ricerca e la didattica” con il finanziamento della Regione Liguria. Questa mattina ha avuto il suo epilogo, chiudendo un percorso che si era avviato nello scorso anno scolastico. Il progetto ha coinvolto sette Istituti (Barabino, Deledda, Doria, Gobetti, Marco Polo, Pertini, Scuola Germanica) e ha previsto quattro incontri in ognuna delle scuole partecipanti. Le prime tre lezioni comuni: Paganini nel suo tempo, La vita, La musica. Il quarto incontro, invece, specifico sulla base dell’indirizzo della scuola stessa: La tournée europea (Deledda), La Genova di Paganini (Marco Polo), La musica (Pertini), La musica per danza (Gobetti), il violino e la liuteria (Barabino) Paganini e la Germania (Germanica), Paganini attraverso le lettere (Doria).
Alle lezioni hanno dato il loro contributo musicale i violinisti Yesenia Vicentini e Filippo Bogdanovic e il chitarrista Riccardo Guella.
Ogni istituto ha poi elaborato un proprio progetto paganiniano che nei prossimi giorni verrà pubblicato sul sito del Centro e che, appunto, questa mattina è stato esposto.
Ogni scuola dunque ha delegato alcuni studenti a illustrare il lavoro svolto: esecuzioni dal vivo, video, proiezioni di power point. Una partecipazione entusiasta da parte di tutti gli Istituti che hanno affrontato Paganini da angolazioni diverse in taluni casi anche con un taglio decisamente originale. Alla realizzazione di alcuni video hanno contribuito anche studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Il Liceo Pertini, dunque, ha aperto e chiuso con due esecuzioni paganiniane (Sonate nn.1 e 2 dal Centoine) affidate a Alex Poggi (violino) e Nicolò De Giorgi (chitarra). Il Marco Polo ha proiettato un video sulla “Genova di Paganini”, il Doria ha proposto in video la vita di Paganini con tanto di personaggi interpretati dagli stessi studenti; analogamente la Scuola Germanica ha presentato tre studenti che hanno vestito i panni di “tre colleghi” di Paganini (Kreutzer, Viotti e Lafont) impegnati a parlare della loro arte, ma anche di Paganini; il Gobetti ha realizzato in video una coreografia a Palazzo Reale su una musica costruita mescolando Paganini e De Andrè ed eseguita dal Quartetto Ianua (Alessandro Alexovits e Roberta Tumminello, violini, Simona Merlano, viola e Paola Siragna, violoncello); il Barabino ha presentato una serie di disegni sul violino, ieri e oggi e infine alcuni studenti del Deledda hanno letto in lingua con successiva traduzione alcune recensioni pubblicate durante la tournée europea di Paganini e tratte da giornali francesi, inglesi e tedeschi.