Divismi, pasticci, incomprensioni e scambi di ruolo. Il tutto nella cornice austera e al contempo divertente della lirica. Sono questi gli ingredienti principali de Le convenienze e inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti, la farsa in due atti con cui l’Opera Giocosa di Savona chiuderà la stagione autunnale al teatro Chiabrera di Savona. Dopo il grandissimo successo ottenuto con Tosca, resa ancora più eccelsa dalla regia di Renata Scotto, l’unico teatro lirico di tradizione della Liguria propone venerdì prossimo (ore 20) e domenica 20 (15.30) una delle opere meno rappresentate del genio bergamasco ma, non per questo, di minore impatto. Anzi. Proprio il “saper ridere” del mondo stesso della lirica e dei tanti disguidi e dissidi che si possono riscontrare nel dietro le quinte di ogni rappresentazione ci regala, dello stesso Donizetti, uno sguardo ancora più acuto su una realtà le cui dinamiche hanno tanto universalmente in comune con quelle dei diversi ambiti della vita. Lo spirito divertito e arguto che sottende l’opera verrà ancora più esaltato dalla regia di Renato Bonajuto e la direzione di Giovanni Di Stefano oltre che dalla bravura degli interpreti. A partire da Carolina Lippo (Corilla), Paolo Ingrasciotta(Procolo), Simone Alberghini (Mamma Agata) già apprezzato Don Pasquale sempre per l’Opera Giocosa pochi anni fa, Eleonora Boaretto (Luigia), Lorrie Garcia (Dorotea), Didier Pieri (Guglielmo), Andrea Vincenzo Bonsignore (Biscroma Strappaviscere), Stefano Marchisio (Prospero Salsapariglia), Dario Giorgelè (Sovrintendente) e Juliusz Loranzi (Ispettore del Teatro). Un insieme di talenti di livello internazionale a cui si aggiungono le scene di Danilo Coppola e i costumi di Artemio Cabassi oltre che il lavoro d’insieme svolto per realizzare la messa in scena dell’opera. Le convenienze e inconvenienze teatrali sono una coproduzione tra la stessa Opera Giocosa di Savona, il Teatro Municipale di Piacenza e il Teatro Coccia di Novara.

«Le convenienze e inconvenienze teatrali rappresentano l’ennesima sfida realizzata e vinta – sottolinea Giovanni Di Stefano, presidente e direttore artistico dell’Opera Giocosa di Savona – abbiamo attinto dal patrimonio infinito di Donizetti per sceglierne una delle opere meno rappresentate e, al contempo, maggiormente geniali e divertenti. Un modo per far conoscere e offrire al nostro pubblico la bellezza della lirica in tutte le sue sfaccettature. La qualità assoluta degli interpreti e la coproduzione con il Teatro Municipale di Piacenza e il Teatro Coccia di Novara sono il sigillo di un modo di vivere la lirica come un’arte senza tempo, capace di rinnovarsi attraverso i secoli con una freschezza inesauribile e di cui ci onoriamo essere gli interpreti privilegiati».