Un mottetto savonese di Forzano ispirato a Verdi

E’ stato recentemente edito dall’Associazione Musicale Antichi Organi Italiani il facsimile di un mottetto di Antonio Forzano destinato alla Settimana Santa. La pubblicazione è a cura di Maurizio Tarrini, musicologo, docente di storia della musica al Conservatorio “Niccolò Paganini”.

La tradizionale Processione del Venerdì Santo di Savona da oltre due secoli è accompagnata da musiche per coro e orchestra note come “mottetti”, che ne costituiscono la ‘colonna sonora’. Se ne conoscono tre, che sono quelli eseguiti da oltre un secolo. Nell’ordine: Crucem tuam, attribuito a Giovanni Lorenzo Mariani (Lucca, 1722-Genova, 1793); Saevo dolorum turbine di Antonio Forzano (Savona, 1809-1888) e Jesu, dulcis amor meus di Andrea Antonio Doberti o Deoberti/De Oberti (Savona, 1869-1937) composto nel 1919 e donato dall’autore con vincolo testamentario perché venisse eseguito durante la Processione del Venerdì Santo.

Tra questi mottetti il più noto è certamente Saevo del Forzano, tuttora eseguito; una popolarità attestata anche da alcune riduzioni per organo degli anni ’60 dell’Ottocento.

La presente edizione pubblica per la prima volta il facsimile della versione organistica di Giuseppe Bertolotto (Savona, 1803-1868), organista del duomo di Savona, tratta da un manoscritto del 1860 appartenuto al P. Luigi Glorio dei Servi di Maria ed ora conservato nel fondo del Monastero della SS. Annunziata presso l’Archivio Storico Diocesano di Savona. Il facsimile è preceduto da note storiche introduttive in cui si evidenzia che il mottetto del Forzano è in parte un plagio dall’opera Oberto, Conte di San Bonifacio (1839) di Giuseppe Verdi e precisamente di un passo del Coro dei cavalieri(atto II) in corrispondenza delle parole «Si consoli la tradita e seguenti».

Un’esecuzione del mottetto di Forzano è reperibile sul sito seguente: https://www.processionevenerdisantosavona.it/i-mottetti/