Gli “Amici del Carlo Felice e del Conservatorio Paganini” hanno dedicato questo pomeriggio nella bella sala di Palazzo Spinola di Pellicceria una festa a Nevio Zanardi. Un concerto cui l’artista ha partecipato con il suo violoncello e con una schiera di amici e allievi che lo hanno supportato.
Ottantacinque anni, una vita al servizio della musica e dell’arte, Nevio Zanardi è stato un protagonista particolarmente attivo della vita culturale genovese degli ultimi sessant’anni. Docente al “Paganini” ha formato decine di violoncellisti molte dei quali vantano oggi una carriera di prestigio internazionale; ha dato vita a più orchestre (da quella dei piccoli in seno al Conservatorio ai mitici “Cameristi”), ha lavorato con grande rigore come direttore e direttore artistico e ha continuato tutta la vita a suonare il suo violoncello, tenendo concerti solistici o in gruppi. A tutto questo da decenni Zanardi ha aggiunto anche un’attività di pittore, avviata all’inizio per hobby, per semplice passione e divenuta poi un “secondo mestiere” strettamente connesso al primo, dal momento che i suoi lavori pittorici nascono da sensazioni musicali e dunque suono e colore diventato strumenti paritetici di espressione di sentimenti.
Al concerto di oggi Zanardi si è presentato con due “vecchi amici”, colleghi per anni, quali i violinisti Rita Maglia e Eliano Calamaro e poi allievi di ieri (Chiara Alberti) e di oggi: le bravissime Mara e Lisa Amirfeiz e Cora Greco che si dividono con eguale, lodevole esito, fra la tastiera del pianoforte e l’archetto del violoncello.
Programma variamene articolato con pagine di Chopin, Cajkovskij, Rachmaninov, Faurè, Schumann. Strumentista di solido mestiere, Zanardi si è fatto apprezzare soprattutto per la calda cantabilità delle linee melodiche e per la duttilità nella cura delle dinamiche.
Pubblico foltissimo e calorosi applausi.