Il via al barocco all’insegna dell’Aria

Il Festival “Le Vie del Barocco”, ideato e diretto da Stefano Bagliano (fondatore e direttore del Collegium Pro Musica), avviato venerdì scorso a Campoligure con un concerto dell’Ensemble Accademia, giunge quest’anno alla XXIX edizione.

Obiettivo del Festival per il prossimo triennio è celebrare con la musica la salvaguardia del nostro pianeta e la sua sostenibilità, presentando tre temi diversi ma affini, che interpretano gli elementi che secondo il pensiero ellenico insieme costituiscono la Terra: Aria, Acqua, Fuoco, elementi ben presenti anche in musica.

Aria è dunque il titolo di questa edizione:  aria come melodia, ma anche come movimento di un brano musicale con una precisa struttura; arioso come atteggiamento interpretativo, ma anche aria come elemento fondante per le voci e per gli strumenti a fiato. Nell’intenso programma che conta ben 19 concerti – 15 a Genova, 3 a Savona e 1 a Campo Ligure – sarà dato infatti ampio spazio alle performance vocali, alle performance di strumenti a fiato e parimenti alle esecuzioni di arie proposte e sviluppate anche da strumenti.

Performance vocale sarà appunto il concerto che inaugurerà ufficialmente il Festival, martedì a Tursi (ore 20,30), intitolato Arie per Farinelli  (musiche di Porpora, Hasse e Riccardo Broschi fratello dello stesso Farinelli) avente come protagonista il controtenore Antonio Giovannini con l’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso (alle 18.30 presentazione del libro Mito, storia e sogno di Farinelli e alle ore 20.30 il concerto).

Da segnalare poi tra le performance vocali, l’originale concerto Arie del Sud, le Tarantelle del rimorso: Tarantelle, Serenate, Canti d’amore e di lavoro, Stornelli, interpretati dal noto cantante/attore napoletano Pino de Vittorio, il 23 settembre nella bella sede dell’Albergo dei Poveri.

E ancora, lo stesso Bagliano dirigerà l’Ensemble vocale e strumentale del Conservatorio Verdi di Milano nell’esecuzione delle Cantate barocche di Bach e Telemann, per soli, coro e strumenti, l’8 ottobre all’Oratorio di S. Chiara, alle ore 17.30.

Molti gli strumenti a fiato che saranno protagonisti quest’anno, per la maggior parte copie fedeli di strumenti dell’epoca, presentati in varie combinazioni, tra cui da citare l’Ottetto di fiati del Collegium Pro Musica (flauti dolci e fagotto), formazione nata recentemente, con un programma di musiche dal Cinquecento al Settecento.

Tuttavia, non solo strumenti a fiato: anche sassofono e pianoforte per rileggere quattro grandi autori barocchi (Monteverdi, Haendel, Vivaldi, Bach) e sax con fisarmonica(sempre in omaggio al tema dell’aria anche in senso fisico), in un repertorio multidisciplinare con una voce recitante.

Nel nutrito programma del Festival non certo poteva mancare un altro grande protagonista del Barocco, il violino, con due concerti: il concerto di Nurie Chung (2° classificato al Premio Internazionale Paganini 2021) insieme all’Accademia d’archi Arrigoni, con concerti di Bach, Tartini e Haendel, evento conclusivo del Festival, il 29 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo della Meridiana; e il recital della violinista croata Laura Vadjon, con musiche fra Seicento e Settecento.

Il cartellone  prevede anche produzioni all’insegna della commistione di arti diverse, già sperimentate con successo nella scorsa edizione, come  Baroque and Jazz 2, il 19 settembre a Palazzo Tursi, in un originale incrocio di stili e di musicisti di estrazione diversa.

Il programma completo è scaricabile al link: http://www.collegiumpromusica.com/upload/articoli/allegati/54_le%20vie%20del%20barocco%202022.pdf