Il ritorno di Laura Curino per “Big Data B&B” al Duse nel Festival dell’Eccellenza al Femminile

Il progresso tecnologico allevia la fatica. Ogni nuovo passo avanti nello sviluppo di nuove tecnologie serve a delegare alla macchina la fatica umana: la fatica di lavorare; la fatica di muoversi e andare lontano; la fatica di tenere pulita la casa, accendere il fuoco, guidare. Ma… Ma ogni nuova delega di fatica alla macchina comporta anche una parallela delega della nostra capacità di prendere decisioni, fare scelte, esercitare la nostra responsabilità.

Arriva sotto queste influenze a Genova lo spettacolo  “Big Data B&B” al Teatro Duse il 22 e il 23 ottobre (rispettivamente alle ore 19.30 e 16) scritto da Laura Curino, con il contributo di un pool di docenti del META, network del Politecnico di Milano che raccoglie studiosi delle facoltà di Ingegneria, Architettura e Design e si occupa delle istanze etiche, filosofiche ed epistemologiche correlate agli sviluppi della scienza, della tecnica e dell’innovazione.

“Genova da diversi anni per me significa Festival dell’Eccellenza al Femminile e Teatro Stabile di Genova Teatro Dusespiega Laura Curino-. Sono molto grata a entrambi, perché mi permettono di partecipare a progetti importanti. Non mi sono fermata neppure durante la pandemia e ho usato quel tempo per studiare e scrivere uno spettacolo cui tengo molto. “Big Data B&B” è una incursione nelle nuove tecnologie, che ormai pervadono la nostra vita anche quando non ne abbiamo la percezione. Desideravo riflettere su questi meravigliosi strumenti che semplificano tantissime attività umane, le sviluppano, le incrementano, le fanno arrivare a mete prima irraggiungibili, ma che – come tutte le nuove frontiere della scienza e della tecnologia – creano squilibri, disagi, errori, domande. A portare in scena questi temi è un personaggio strampalato, ruvido e divertente (divertente suo malgrado!). La “Signora” è la proprietaria di un B&b. Donna di carattere, dal comportamento discutibile, regge la baracca con l’aiuto della giovane figlia di un’amica, che le fa da assistente. È lei che usa tutte le nuove tecnologie che la Signora rifiuta e critica. C’è da dire che la Signora lo sa bene e ne è ben contenta, che la giovane Fabrizia, patita di intelligenza artificiale e devices di vario genere, si occuperà di tutto… tramite computer, cellulare, navigatore, app di ogni tipo. Questo ben architettato sistema permette alla Signora di vivere con comodità e di fare affari, senza utilizzare gli strumenti che critica, fino a quando Fabrizia fa entrare in crisi il sistema stesso”.