“L’ambiente è musica e la musica siamo noi: acqua”. E’ lo slogan pubblicato sul programma generale del XXX Festival musicale “Le vie del barocco”. La manifestazione, ideata da Stefano Bagliano e itinerante fra Genova e altri centri della Regione, si è prefissata, in una visione triennale di sensibilizzare i propri spettatori sui temi ambientali. Lo scorso anno il leitmotiv era l’aria, il prossimo anno sarà il fuoco e quest’anno è toccato all’acqua, elemento da sempre motivo di ispirazione non solo per musicisti, ma anche per pittori, scrittori ecc.
Ieri sera, dunque, il concerto ospitato in quel gioiello architettonico che è il Monastero di Santa Chiara a San Martino, recava per titolo “Il mare”. Protagonisti lo straordinario violoncellista Christophe Coin e il pianista Jean Luc Ayroles.
I due artisti hanno proposto un articolato programma in gran parte incentrato su piccoli brani caratteristici di epoca romantica, composti da autori cosiddetti “minori” e appartenenti a quella vasta letteratura da salotto che gli editori incoraggiavano particolarmente. Si tratta di lavori per duo o per violoncello solo o per pianoforte dall’intento descrittivo e dal respiro breve: così è per esempio per i due Coup de vent per violoncello solo di Battanchon nei quali l’ampio e volubile fraseggio dell’arco restituisce l’immagine di un vento tempestoso che nel primo lascia anche spazio, nella parte centrale, a una leggera brezza.
Accanto a Battanchon, Cras, Splinder ed altri, figuravano poi anche autori ben più conosciuti e autorevoli nella letteratura musicale: da Offenbach (che va ricordato, prima di essere il grande operettista conosciuto suonava il violoncello in orchestra), a Schubert e da Debussy (l’elegante Reflex dans l’eau) a Ravel.
Tecnica eccellente, gusto interpretativo finissimo Coin ha regalato una serie di letture incisive e piacevoli; il pianista Ayroles lo ha accompagnato con puntualità e buon gusto, facendosi poi particolarmente apprezzare nelle pagine solistiche, risolte con autorevolezza.
Pubblico numeroso, applausi calorosi e meritati.