Ieri, su invito del Sovrintendente dell’Opera Carlo Felice, dott. Claudio Orazi, che ringrazio, con un piccolo gruppo, mi sono recato a Milano alla Fondazione del Corriere della Sera per assistere ad uno degli eventi che celebravano il duecentesimo anniversario della Musica lirica in America.
Erano previsti interventi di Ferruccio De Bortoli, Presidente della Fondazione, Enrico Girardi, critico musicale, Claudio Orazi, Sovrintendente, Giuseppe Gerbino, Columbia University, Francesco Zimei, Università di Trento e Diana Castelnuovo-Tedesco, nipote dell’omonimo compositore.
Ogni relatore ha esposto le proprie tesi sulla capacità degli Americani (di New York) di assorbire la nostra musica e, non soltanto la musica, ma tutta la nostra cultura. Certo, nel 1825, la città era in forte espansione e desiderava diventare una capitale al pari di Parigi, Londra o Vienna ed era aperta alle novità che proveniva dall’Europa.
Tra gli interventi, quello che mi ha colpito di più è stato quello del nostro Sovrintendente: ha fatto la storia di questa iniziativa, iniziata nel 2016, specificando anno per anno tutti i passaggi e i tasselli via, via aggiunti e annunciando la progettazione di nuovi futuri eventi. Si capiva, senza dubbio, che tutto il progetto era una sua creazione.
Dopo gli interventi è seguito un bellissimo concerto.
Il mezzosoprano Elmina Hassan (sarà Olga nella prossima produzione di Oneghin alla Scala), ha interpretato due romanze di Rossini “Nacqui all’affanno…” da Cenerentola e “Di tanti palpiti” da Tancredi.
Il violinista Giuseppe Gibboni si è esibito nelle variazioni di Niccolò Paganini sull’aria di Cenerentola e nel Secondo movimento del Concerto n. 3 di Mario Castelnuovo-Tedesco.
Entrambi gli artisti erano accompagnati da una bravissima pianista: la nostra Amica Valentina Messa e tutti e tre hanno ottenuto un grande successo.
Il pomeriggio è stato veramente interessante per le notizie apprese e la musica interpretata da Artisti di grande livello.
Aspettiamo i prossimi eventi!
