Nicolini racconta Paganini

Paganini: la vita minima e la meraviglia: questo il titolo scritto e interpretato da Andrea Nicolini che ha debuttato ieri sera nella splendida cornice della Chiesa parrocchiale di Ri Alto sulle alture di Chiavari. Lo spettacolo, inserito nel cartellone della Filarmonica di Chiavari è prodotto dal “Paganini Genova Festival” che si svolgerà nella nostra città nel prossimo mese di ottobre. Per la quarta edizione della importante manifestazione gli organizzatori hanno deciso di proporre in estate una sorta di anteprima. E la scelta è caduta su questo lavoro di Nicolini che sarà presentato nei prossimi giorni in altre tre piazze: domenica a Levanto, lunedì 10 a Savignone e il 23 agosto a Cervo nell’ambito del Festival di musica da camera.

Attore e musicista, Andrea ha scritto un testo intrigante in cui la fantasia si mescola con il dato storico: la figura del grande violinista è ricostruita con ironia attraverso lettere, aneddoti, incontri importanti come quelli con  i violinisti Lafont (memorabile il “duello” fra i due artisti a Milano)  e Lipinski, con i colleghi Berlioz e Rossini.

Nicolini si diverte a scivolare nel gossip raccontando gli amori veri e presunti, dalla disavventura con la minorenne Angiolina Cavanna, sedotta e abbandonata (il che valse al Don Giovanni genovese anche un arresto e qualche giorno nella prigione di Palazzo Ducale)  alla relazione difficile con Antonia Bianchi (madre del suo unico figlio Achille), dalla giovanissima Charlotte Watson per la quale Paganini meditò persino di varcare l’oceano alla nobile Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e sua datrice di lavoro a Lucca.

Il racconto di Nicolini si snocciola scorrevole e piacevole grazie anche alla versatilità con cui l’attore rende i vari protagonisti che entrano in scena di volta in volta imitandone la cadenza dialettale o linguistica per rendere più efficace e viva la storia. Alle parole si accompagnano le musiche di Paganini (con qualche citazione, pure di Rossini) elaborate da Michele Trenti e risolte con indiscutibile bravura dal quartetto Phonodrama formato da Gianluca Nicolini, flauto, Fabrizio Giudice, chitarra, Lorenzo Tedone, clarinetto, Luigi Tedone, fagotto.