Uccidete Calaf!

Ci ha provato subito dopo la morte di Puccini, Franco Alfano, ci ha provato in anni più recenti, Luciano Berio. Ma nell’opera degli enigmi, l’enigma centrale, quello dell’epilogo a lieto fine con la gelida Turandot che si scioglie per Calaf, rimane a tutt’oggi irrisolto.

Il trionfo dell’amore, il mutamento della principessa di ghiaccio, per quanto lo si rallenti (e Berio ha inserito un breve interludio strumentale, quasi a voler concedere qualche minuto in più alla donna per la metamorfosi) rimane improvviso e inaspettato.

Certo, la trasformazione repentina di Turandot era già in Gozzi, ma lì l’atmosfera fiabesca la giustificava.

In Puccini la dimensione favolistica è appena evocata da Ping Pong e Pang; nel resto si è in un dramma alquanto forte e vibrante che sfocia in commedia a lieto fine con qualche difficoltà.

E così, dopo l’interruzione di Toscanini voluta alla prima del 1926 alla morte di Liù (così diversa dalla gozziana Adelma), dopo il finale (anzi il doppio finale: quello tagliato e quello intero) di Alfano, dopo l’ultima fatica di Berio, si potrebbe suggerire un ulteriore finale a sorpresa: la morte di Calaf.

Calaf, in effetti, merita di morire. E’, si badi bene, molto più crudele di Turandot. La regina fa decapitare i suoi spasimanti, ma non li conosce neppure, mantiene un atteggiamento distaccato, li invita anche a desistere prima di leggere i fatidici tre enigmi. Se poi, incoscientemente, quelli si lanciano nel “quiz”, la responsabilità è anche e soprattutto loro.

Calaf, invece, getta allo sbaraglio il povero padre e la deliziosa Liù per un semplice capriccio. Guarda Liù che si suicida per salvarlo e non muove un dito. Manda in giro il padre cieco per il mondo senza alcuna pietà. Di quale umanità, dunque, è capace?

Dalla morte di Calaf, Turandot avrebbe tutto da guadagnare. Manterrebbe la propria coerenza, dimostrerebbe fino in fondo la propria crudeltà, giocando uno splendido tranello al suo spasimante e battendolo dopo averlo blandito e sedotto. Una gran donna.

“O Padre Augusto… ora conosco il nome dello straniero.

Il suo nome… è Calaf!”

Uccidete Calaf. Avanti un altro.

Lascia un commento