Un affresco maledetto e “Il mistero della pittrice ribelle”: il romanzo di Chiara Montani

L’arte come bene rifugio di ogni esistenza, come lascito immortale alle generazioni che si susseguono, ma anche come “intima natura di ogni essere vivente” è il filo conduttore del fortunatissimo libro, già in vetta alle classifiche di critici e di vendite, di Chiara Montani per Garzanti intitolato “Il mistero della pittrice ribelle”.

Intrighi, punti interrogativi, incisi delicati, brivido e una scrittura ritmata, calda e vibrante come le pennellate dei capolavori sono gli ingredienti che fanno innamorare dalle prime pagine, intrise di quel gusto per la storia e per le storie che tanto affascina i lettori da sempre. Il contesto del resto già vale il libro: Firenze tra i delitti e i poteri forti, nell’estate del 1458, al tempo dei Medici mentre la città dalle chiese ai palazzi signorili si ammanta dei capolavori destinati a restare fiore all’occhiello della storia dell’arte universale con Masaccio, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e Piero della Francesca. Proprio quest’ultimo, il pittore intellettuale autore ad esempio del “De prospectiva pingendi”, viene ripreso con arguzia e con grande empatia dall’autrice che ricorda il suo periodo fiorentino con l’amico e maestro Domenico Veneziano. ” Un uomo ermetico -rivela nelle ultime pagine Chiara Montani- affascinante, geniale, dl carattere difficile ma di grande profondità spirituale, capace di un totale controllo delle emozioni, nonché dotato di una lucida intelligenza deduttiva e di un intuito degno di Hercule Poirot”.

Chiara Montani, autrice de “Il mistero della pittrice ribelle”

 

L’altra grande protagonista della storia è Lavinia, che fa riflettere sulla condizione della donna all’epoca seppur in anni illuminati e di grande apertura rispetto al resto del mondo. Una figura ribelle, che ritrova la libertà con uno stilo in mano, con il gesto di tracciare il pensiero sulla tela. Un personaggio di fantasia, certo, ma vivido, così reale da sentirne il respiro, attirato a tal punto dal mondo dei pigmenti e dell’arte da far subito presagire a qualcosa di più grande di noi.  E’ anche il maturare profondo e intimo di una donna in grado di rivelare uno straordinario coraggio e la capacità di non adattarsi passivamente alle consuetudini e al mondo. I misteri intanto si fanno sempre più fitti e tutto si coagula attorno a un capolavoro: la “Flagellazione di Cristo”, accendendo ancora una volta la curiosità degli appassionati d’arte.

Chiara Montani, architetto di formazione, ha lavorato nel campo del design, della grafica e dell’arte, esplorando varie tecniche e materiali, e partecipando  a esposizioni in Italia e all’etero. Specializzata in arteterapia, conduce da anni atelier sulle potenzialità terapeutiche del processo creativo. “Il mistero della pittrice ribelle” è il suo romanzo d’esordio.