Carlo Felice, la stagione del rilancio

Dopo due anni a trazione ridotta con l’incubo chiusure e l’impossibilità di gestire una vera e propria campagna abbonamenti, il Carlo Felice ha presentato questo  pomeriggio la stagione del rilancio articolata in tre filoni differenti: il cartellone lirico, quello sinfonico e “Liguria Musica”, dieci programmi sinfonici che animeranno 24 serate in regione.

I numeri globali sono significativi: otto titoli operistici per 48 recite alle quali vanno aggiunte le otto anteprime che saranno aperte ai giovani; 19 appuntamenti sinfonici e 24 concerti nell’ambito di Liguria Musica per un totale di 99 aperture di sipario.

Tosca con la regia di Livermore

La stagione lirica

L’inaugurazione sarà affidata a un’opera che, purtroppo a torto,  non ha mai avuto particolare fortuna e che viene presentata in Italia per la prima volta. Si tratta di Béatrice et Bénédict di Hector Berlioz, compositore celebrato soprattutto per la sua produzione sionfoncia (spicca la Sinfonia fantastica, ma si può ricordare anche la sinfonia drammatica per soli coro e orchestra Romeo et Juliet.

Sul podio ci sarà Riccardo Minasi, direttore musicale del Teatro che condividerà gran parte della produzione artistica con Donato Renzetti (direttore emerito) e Fabio Luisi (direttore onorario).  L’opera di Berlioz avrà la regia di Damiano Michieletto:  fra gli interpreti Nicola Ulivieri e Julien Behr.

La stagione lirica è quasi interamente made in Italy. A parte Béatrice et Bénédict l’unico altro titolo straniero è Die Fledermaus (31 dicembre) di Johann Strauss junior, punto di partenza della grande stagione operettistica viennese. Sul podio ci sarà Fabio Luisi che della cultura viennese fra fine Ottocento e primo Novecento è uno dei massimi cultori, la regia porterà la firma di Cesare Lievi.

Il resto è, dunque, tutto inserito nel grande repertorio italiano dell’Ottocento.

Di Rossini, dunque, verrà presentata La Cenerentola (dal 25 novembre) con la direzione di Minasi e la regia di Paolo Gavazzeni e Pietro Maranghi (dall’allestimento di Luzzati del 1978, con Hongni Wu nel ruolo principale).

Renzetti dirigerà Un ballo in maschera di Verdi nell’edizione curata registicamente da Leo Nucci (dal 27 gennaio) che era stata già programmata in passato ma era saltata per il covid: protagonisti in scena saranno Francesco Meli, Tatiana Serjan, Roberto De Candia e Agostina Smimmero.

Ancora di Verdi si potrà vedere  I due Foscari assenti dalle scene genovesi dal 1895. Sul podio Renato Palumbo con la regia di Alvis  Hermanis e un allestimento proveniente dalla Scala.

Il cast prevede nei ruoli principali Franco Vassallo, Fabio Sartori e Angela Meade

Per Tosca di Puccini (24 febbraio) si riprenderà la regia di Livermore, mentre sul podio salirà Piergiorgio Morandi e le parti principali saranno affidate a Maria Josè Siri, Riccardo Massi e Amartuvshin Enkebat.

Riccardo Minasi tornerà dal 2 marzo sul podio per Norma di Bellini, regia di Stefania Bonfadelli che il pubblico genovese ricorda come cantante, qualche anno fa. Nel ruolo principale, Marina Rebeka.

In chiusura non poteva mancare Donizetti con “Don Pasquale”, direzione di Ivan Champa, regia di Andrea Bernard, solisti dell’Accademia di alto perfezionamento del Carlo Felice.

Luisi dirigerà Mahler e Bruckner

La stagione sinfonica

Venendo alla sinfonica, sono confermati i filoni che già la passata stagione avevano caratterizzato le scelte concertistiche: Beethoven, Novecenti, Mitteleuropa (Verso Berio), Mozart l’Italiano, Ritratti americani.

L’apertura, il 30 settembre, in collaborazione con la Giovine Orchestra Genovese, sarà un omaggio a Manzoni che proprio in quei giorni compirà 90 anni: di lui Riccardo Minasi dirigerà in prima assoluta Sonante.

Il 5 ottobre il pubblico genovese potrà applaudire nuovamente Giuseppe Gibboni, il brillante vincitore dell’ultimo Premio Paganini, che, accompagnato dall’Orchestra del teatro diretta da Renzetti eseguirà il Concerto n.1 di Paganini.

Il programma sinfonico coinvolgerà alcuni nomi di rilievo del concertismo internazionale. Accanto ai direttori già menzionati (e si ricordano l’Ottava Sinfonia di Bruckner e la Quinta di Mahler affidate a Luisi rispettivamente il 5 gennaio e il 16 giugno), si segnalano Hartmut Haenchen (1° dicembre, Sinfonia n.8 di Beethoven oltre a pagine di Brahms e Jeths), Diego Fasolis (11 dicembre, musiche di Mozart e Rossini), Speranza Scappucci (10 marzo, musiche di Mendelssohn e Verdi), Alexander Lonquich (14 marzo, Mozart e Haydn) Fabio Biondi (25 aprile, Mozart, Monza, Sammartini) e il ritorno di Daniel Oren  (2 marzo, Beethoven e Cajkovskij) che negli anni Ottanta costituì una presenza rilevante nell’allora Comunale dell’Opera.

Il ritorno di Daniel Oren

Liguria Musica e  Voci bianche

Infine, il citato ciclo in regione, “Liguria Musica”che prenderà il via il 13 novembre a Rapallo con una serata dedicata a “Mozart l’Italiano” e diretta da Federico Maria Sardelli. Dieci programmi differenti che verranno proposti in più sedi, secondo un calendario in via di definizione. Da segnalare ancora, l’attività del Coro di Voci Bianche diretto da Gino Tanasini (coadiuvato da Enrico Grillotti) che esordirà il 17 dicembre con l’ormai consueto e atteso “Concerto di Natale” dedicato a Britten.