Il vivace “Cappello di paglia di Firenze” conquista il Carlo Felice

Grandi applausi ieri sera alla prima de “Il cappello di Firenze” di Nino Rota al Carlo Felice di Genova.

Ispirata a una commedia di Labiche e Michel, è una farsa in quattro atti scritta dal compositore noto per i suoi successi in campo cinematografico – ricordiamo l’oscar per Il padrino parte II – di cui ha curato anche il libretto  in collaborazione con Ernesta Rinaldi. La regia porta la firma del regista Damiano Michieletto e la scena quella di Paolo Fantin con una struttura quadrata rotante, articolata in diverse stanze che si muovono, aprendo e chiudendo porte a seconda delle varie scene. La soluzione è risultata vincente sul piano visivo, donando dinamicità e al contempo agilità all’azione.

La partitura fresca e vivace accompagna magistralmente la trama piena di frintendimenti e di colpi di scena ed è ricca di riferimenti musicali verdiani e rossiniani, in particolare nelle arie eleganti e nei concertati briosi e ritmati.

Sul podio Giampaolo Bisanti ha condotto l’orchestra che ha saputo rendere l’eleganza e la briosità della partitura, pur con qualche problema di equilibrio sonoro tra buca e palcoscenico a causa delle dinamiche eccessive che mettevano in difficoltà le voci.

Bravi il coro e gli interpreti, in particolare Benedetta Torre nel ruolo di Elena e Marco Ciaponi, in quello del protagonista Fadinard. Insieme a loro sono stati applauditi Nicola Ulivieri (Nonancourt), Paolo Bordogna (Emilio Beaupertuis), Didier Pieri (Lo zio Vezine), Gianluca Moro (Felice), Blagoj Nakoschi (Achille di Rosalba-una guardia), Franco Rios Castro (Un caporale delle guardie), Giulia Bolcato (Anaide), Marika Colasanto (La modista), Sonia Ganassi (La Baronessa di Champigny) e Federico Mazzucco, violinista dell’Orchestra nel breve ma divertente ruolo del virtuoso Minardi, emulo di Paganini.

Calorosi gli applausi finali del pubblico che ha encomiato anche il simpatico cagnolino della Baronessa di Champigny.

Repliche fino a martedì 17 dicembre.