Inizia il Nervi International Ballet Festival, ma il debutto ai Parchi è rinviato al 4 e 5 luglio: il via della nuova versione della manifestazione dedicata al balletto sarà questa sera 28 giugno al Carlo Felice alle ore 20. Protagonista la scuola di ballo della Scala di Milano con “La fille mal gardée” nella versione coreografica del 2023 firmata dal direttore della scuola Frédéric Olivieri.
Il Corpo di Ballo milanese ha partecipato alla storica manifestazione per alcune edizioni a partire dal secondo festival del 1956 e sino alla trentaquattresima edizione nel 2004, proponendo anche grandi balletti del repertorio romantico come “La bella addormentata nel bosco” nel 1983. In questo caso la scelta affonda in un passato glorioso: “La fille mal gardée”, sulla partitura musicale di Peter Ludwig Hertel, è infatti fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio odierno. Gli allievi scaligeri – una sessantina di giovanissimi ballerini selezionati fra il secondo e l’ottavo corso – sono messi alla prova non solo sul piano tecnico per esaltare le loro abilità classico-accademiche, ma anche sul piano interpretativo. Il balletto richiede notevoli doti ironiche e gestuali soprattutto per alcuni dei personaggi, come M.me Simone qui interpretata da un’allieva e non da un tradizionale danzatore en travesti.
La coreografia originale, dal titolo “Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien”, è di Jean Bercher Dauberval e andò in scena al Grand Théâtre de Bordeaux pochi giorni prima dello scoppio della Rivoluzione Francese, il 1° luglio 1789, su un collage di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto ha avuto nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. Nel balletto, che presenta diversi numeri pantomimici come vuole la tradizione del genere comique settecentesco, prevale l’ambientazione dell’epoca immersa in un contesto agreste e in una realtà contadina. Protagoniste sono una madre e una figlia, tempra dura contadina, la prima, dolce e capricciosa la seconda. La giovane Lise non ha occhi che per Colas, un contadino; la madre, la vedova Simone, vorrebbe per sua figlia un matrimonio d’interesse con il figlio del proprietario terriero Thomas: ma il ragazzo, Alain, seppure un buon partito è in realtà uno sciocco epassa il suo tempo a caccia di farfalle.
Memorabile fu al Festival di Nervi 1980 la versione de “La fille mal gardée” curata da Frederic Ashton nel 1960 e interpretata dal Balletto Nazionale Canadese. Al grande coreografo, cui il Festival di quest’anno dedica le serate del 12 e 13 luglio con il Royal Ballet, si devono alcune invenzioni che connotano il balletto: riportò sulla scena il “bal de ruban” un passo a due dei giovani interpreti in un intricato volteggio tenendo in mano un nastro rosa, e un divertente numero interpretato da M.me Simone e quattro ballerine, la “clog dance”, danza degli zoccoli, dove le interpreti tolgono le scarpette di raso e indossano zoccoli di legno su cui continuano a salire sulle punte.
I giovani interpreti della scuola di ballo della Scala (foto Dennis Cursio)
Accantonate le polemiche sul responsabile artistico Jacopo Bellussi, e in attesa di un pronunciamento del TAR Liguria sul suo ruolo che nulla cambierà nello svolgimento dell’attuale manifestazione, il varo del Festival in realtà c’è già stato. Dal 10 giugno sono iniziate delle attività denominate “Fuori Festival” un po’ in sordina ma sicuramente intercettate dai giovani appassionati. Si è trattato di proiezioni di film, di incontri con gli artisti anche in diretta Instagram, di squarci di prove visibili al pubblico; si tratterà di incontri più tradizionali in presenza come quello del 1° luglio all’Alliance Française con Roxane Stojanov e Hugo Marchand (Opéra di Parigi) e Luigi Bonino (ore 18), o di master class non solo per giovani su prenotazione a info@3bballet.it, come quella dedicata agli insegnanti del 2 luglio (ore 11) alla sala ballo del Carlo Felice con Maina Gielgud. Il variegato programma ha due segni riconoscibili, la disomogeneità di luoghi e di orari e un rammarico: dei dieci appuntamenti, tutti gratuiti, nessuno è programmato a Nervi. Un po’ troppo “fuori festival”, tanto più che “dentro” Nervi saranno rappresentati solo cinque spettacoli, gli altri tre saranno al Carlo Felice.
Per tutte le informazioni https://nervinternationalballetfestival.it/