Love, l’amore declinato in mille sfumature

Love è il titolo dello spettacolo coreografico presentato ieri sera in prima assoluta al Festival del Balletto di Nervi. Ideato e realizzato dal coreografo e regista Giuliano Peparini, racconta in un susseguirsi di episodi contrastanti l’amore declinato in varie sfumature, dall’amore a distanza (così attuale in epoca di pandemia) a quello fraterno, dall’amore nelle favole a quello paterno, dall’amore nella musica a quello nelle stagioni per citare pure quello protetto (una sorta di “pubblicità progresso” con l’invito ai giovani a utilizzare il preservativo).

Una voce fuori campo o didascalie proiettate introducono i temi e la musica cambia continuamente con le luci a creare le differenti atmosfere. Si passa da Frank Sinatra a Beethoven, da Schubert a Vivaldi, da celebri canzoni francesi a Cajkovskij. Passaggi a volte bruschi e proposizioni musicali , a dire il vero, non sempre di qualità con Beethoven e Vivaldi un po’ troppo strapazzati. Coreografie interessanti nella loro varietà gestuale, anche se talune eccessivamente ripetitive nella economia dell’intento narrativo e rappresentativo.

Grande protagonista della serata, attesa dai fans, Eleonora Abbagnato,  etoile dell’Opera di Parigi, direttore del Corpo di Ballo di Roma. Artista indubbiamente di classe e di mestiere che nei suoi interventi ha regalato momenti indubbiamente suggestivi: si segnala in particolare l’articolata coreografia  sulle Stagioni vivaldiane, una sorta di itinerario nel rapporto coniugale dalle passioni iniziali (la primavera) ai litigi della tarda maturità (l’inverno). In duo con Hugo Marchand (etoile dell’Opera di Parigi), la Abbagnato è stata in questo brano particolarmente applaudita.

Accanto alla coppia principale si è esibita con successo Virna Toppi, prima ballerina della Scala e un gruppo ben coeso di giovai artisti quali Simone Miriam Agrò, Gabriele Beddoni, Gianlorenzo De Donno, Alessio Gaudinio, Javier Rojas Hernandez, Andreas Antonio Muller, Virginia Tomarchio.

Applausi calorosi per tutti. Pubblico contento invitato dal personale di sala e dall’altoparlante a indossare le mascherine e avviarsi all’uscita mantenendo una distanza di sicurezza.

Fuori, in piazza, altro clima con musica a stecca e una folla di giovani non propriamente attenti al distanziamento sociale nonostante la presenza di un folto gruppo di rappresentanti della polizia municipale.