“Quello che mi ha colpito maggiormente è la ricchezza di stimoli e di insegnamenti in cui noi cantanti siamo immersi”. Lo sostiene Giulia Filippi, allieva della nuova Accademia di perfezionamento istituita dal Carlo Felice con la direzione di Francesco Meli.
A tre settimane dall’inizio dei corsi abbiamo incontrato e intervistato alcuni di loro, tutti entusiasti e soddisfatti.
La prima settimana ha impegnato come docenti Roberto de Candia e Giulio Zappa, la seconda Francesco Meli, e la terza Silvia Paoli e Elizabeth Norberg Shulz.
Giulia Filippi, che interpreterà il ruolo di Giannetta nella prevista rappresentazione dell’Elisir d’amore di Donizetti (con le scene storiche di Lele Luzzati) , afferma stupita di quanto lavoro fisico stiano facendo insieme alla regista Silvia Paoli, portando avanti assieme a lei un approccio di studio tipico dell’attore di prosa, ma fondamentale anche per il cantante lirico.
“Questo percorso – dice il giovane soprano genovese – mi sta facendo crescere sia come persona che come artista, in quanto la formazione è a tutto tondo, e la dimensione del gruppo è perfetta per crearsi la giusta armonia e spirito di squadra”.
Il giovanissimo tenore Lorenzo Martelli, nonostante abbia già cantato come tenore pop-lirico in molte parti di Italia e in Canada, è alla sua prima esperienza professionale nel mondo dell’opera: “Poter lavorare con maestri e artisti di tal calibro come ad esempio Vittorio Terranova, che tiene lezioni individuali è un’occasione straordinaria da non perdere – dice l’artista – Sono molto contento dell’atmosfera che si è creata nel gruppo di noi allievi, tanto che ogni sera dopo cena ci riuniamo per stare assieme e conoscerci ancora meglio”. E aggiunge: “Noi allievi riceviamo veramente molte attenzioni e cure, proprio come se fossimo una grande famiglia. Nauralmente i maestri sono giustamente severi e pretendono il massimo da noi. Ma è interessante e costruttivo, ad esempio, seguire le lezioni degli altri perché sono tutte occasioni per imparare e maturare”.
Con più esperienza alle spalle è invece il baritono Alberto Bonifazio che ha frequentato diverse accademie. Di questa di Genova ne coglie la struttura variegata e completa, sia dal punto di vista tecnico e musicale che quello fisico e posturale: “Il lavoro con Roberto De Candia molto stimolante e divertente, mi ha fatto cogliere nuove sfaccettature del personaggio di Belcore, nonostante lo avesse già cantato diverse volte. Questo debutto a Genova, città importantissima per il mio percorso musicale, è un avvenimento quasi simbolico per me e spero di buon auspicio per il futuro”.
Infine, il giovane pianista accompagnatore Bernardo Pellegrini, laureando al conservatorio Niccolò Paganini: “Per me è una esperienza fondamentale – spiega – Ho la possibilità intanto di capire l’importanza di un certo tipo di organizzazione. Qui tutto è predisposto nei minimi dettagli: le voci più gravi che cantano al mattino e quelle più acute il pomeriggio, la determinazione degli orari dei maestri secondo un preciso piano di lavoro. E poi l’attività che mi compete. Debbo accompagnare i cantanti nelle diverse prove e quindi sto tutto il giorno alla tastiera, ma è bellissimo. I cantanti sono molto umili, si respira un clima di grande apertura mentale, di ascolto e di rispetto verso i compagni. Sono davvero contento di avere avuto grazie ai miei maestri l’opportunità di partecipare a questa Accademia: mi ha aperto orizzonti impensabili su un mondo, quello dell’opera, che conoscevo dall’esterno ma che sto invece imparando ad amare dall’interno”.