E’ in pieno svolgimento a Camogli la stagione artistica del Teatro Sociale. Il gioiellino del Golfo Paradiso, uno dei palcoscenici più belli che abbiamo in Liguria, è affidato da qualche mese a Giuseppe Acquaviva, ex direttore artistico del Carlo Felice che, pur tra non poche difficoltà, sta cercando di rilanciarlo con una programmazione che offre appuntamenti quanto mai vari.
Ieri sera il pubblico ha potuto ascoltare un piacevole recital lirico con due artisti di sicuro richiamo quali il soprano Desirée Rancatore e il tenore Celso Abelo con Dario Bonuccelli al pianoforte.
Programma congegnato in due parti con una prima dedicata alla grande lirica italiana e francese e una seconda alla produzione spagnola delle zarzuelas. In mezzo una splendida esecuzione del pianista Dario Bonuccelli che ha proposto la parafrasi di Liszt sul Miserere dal Trovatore di Verdi.
Tenore generoso e simpatico, una bella voce soprattutto nelle mezze tinte, forse un po’ eccessiva negli acuti, Celso Abelo ha conquistato il pubblico in “Spirto gentil” dalla Favorita di Donizetti e naturalmente in “La donna è mobile” dal Rigoletto verdiano.
Desirée Rancatore, reduce dal covid che le ha fatto saltare le recite di Anna Bolena al Carlo Felice ha avuto i suoi momenti migliori, per gusto interpretativo e solidità vocale proprio nella lunga scena dall’Anna Bolena (“Al dolce guidami castel natio”), ma si è fatta calorosamente applaudire anche in Gounod (“Ah je veux vivre” da Romeo et Juliet) e in “Casta viva” dalla Norma belliniana in cui si è anche distinta per un bel suono la giovane flautista Cecilia Oneto.
Dario Bonuccelli, oltre ad essere un solista di straordinaria intelligenza e lucidità interpretativa, è oggi indubbiamente uno dei migliori pianisti accompagnatori in circolazione: e lo ha dimostrato in tutto l’arco della serata con una duttilità nel suono e una capacità nel sostenere le voci davvero esemplari.
Applausi per tutti
