Camogli: Rancatore e Abelo in recital

Domani sera (ore 21), due grandi star della lirica salgono, per la prima volta, sul palcoscenico del Teatro Sociale Camogli: il soprano Desirée Rancatore e il tenore Celso Albelo.

Accompagnati al pianoforte da Dario Bonuccelli, i due artisti proporranno nella prima parte pagine di Bizet (duetto “Ton cœur n’a pas compris le mien ”, da Les pêcheurs de perles), Donizetti (“Spirto gentil”, da La favorita,  “Vivi tu”, da Anna Bolena e “Al dolce guidami castel natio”, ancora da Anna Bolena), Bellini (“Casta diva”, da Norma), Verdi (“La donna è mobile”, da Rigoletto e Gounod (“Ah, je veux vivre”, da Roméo et Juliette). Bonuccelli eseguirà poi il  Miserere du Trovatore, S. 433 di bFranz Liszt e nella seconda parte i due cantanti offriranno un’antologia di pagine tratte dalle zarzuelas spagnole.

Palermitana, Desirée Rancatore è tra i più importanti soprani lirico-leggeri degli ultimi decenni. Dal debutto, a soli 19 anni, al Festival di Salisburgo come Barbarina ne Le nozze di Figaro, all’inaugurazione della Scala nel 2004, diretta da Riccardo Muti nella difficilissima parte di Semele ne L’Europa riconosciuta di Salieri, la carriera di Rancatore è costellata da interpretazioni che hanno lasciato il segno nella storia recente dell’opera lirica: dalla memorabile Olympia dei Racconti di Hoffmann di Offenbach, la bambola meccanica che, con i suoi sovracuti virtuosistici, spinge la voce umana ai limiti del possibile, a figure femminili che sono l’incarnazione stessa del “belcanto”, come Gilda nel Rigoletto di Verdi e Lucia nella Lucia di Lammermoor di Donizetti. Negli ultimi anni, Rancatore ha allargato il proprio repertorio, includendovi parti di soprano lirico, come Violetta ne La traviata di Verdi, e di soprano drammatico di agilità, come i ruoli del titolo di Norma di Bellini e Maria Stuarda di Donizetti. In oltre 25 anni di carriera ha cantato nei più importanti teatri del mondo e ha collaborato con i maggiori direttori d’orchestra e registi del nostro tempo.

Celso Albelo, spagnolo, dopo il brillante debutto nel 2006 in Rigoletto come Duca di Mantova accanto a Leo Nucci, si è rapidamente imposto a livello internazionale come uno dei tenori di riferimento della sua generazione. Ha cantato alla Scala (Pagliacci  e Don Pasquale), alla Fenice di Venezia (L’elisir d’amore e Rigoletto), al Teatro Carlo Felice di Genova (Don Pasquale) e in tutti i più importanti teatri d’Italia. All’estero, canta abitualmente in Giappone, all’Opéra di Parigi, alla Royal Opera House di Londra, alla Wiener Staaoper e alla Deutsche Oper di Berlino.