Cage & Cunningham, suoni e gesti in libertà

È banale dire che la danza avviene nello spazio e nel tempo, ma quali? Forse che la musica potrebbe essere lo spazio-tempo “naturale” della danza? Certamente lo è stato per centinaia di anni, ma non ha continuato ad esserlo per John Cage e Merce Cunningham.

La coppia infatti elaborò una prassi di lavoro basata su una struttura ritmica che contiene alcuni punti stabiliti nei quali danza e musica devono incontrarsi, mentre al di là di queste coincidenze precise, si può essere del tutto liberi, nell’interlinea tra caso e necessità. Uno schema paragonabile a quelli del jazz.

Cosa avevano in comune Merce Cunningham, coreografo classe 1919 e John Cage, musicista classe 1912 ? La risposta è una sola:l’amore. L’amore tra due esseri umani, ma anche quello per la casualità, l’indeterminatezza.

Quando Merce Cunningham e John Cage si incontrano (per caso) per la prima volta alla Cornish School di Seattle nel 1937, nessuno dei due avrebbe immaginato che da quell’incontro sarebbe nata una collaborazione artistica ed una storia d’amore che sarebbe durata tutta la vita.

La loro è stata una visione dell’arte che avrebbe rivoluzionato la musica, la danza, le arti visive, la messa in scena del “teatro totale” di tutto il Novecento ed oltre.

Root of an Unfocus del 1944  è la prima coreografia da solista di Merce Cunningham su musiche di John Cage.

Cage operava nella modalità da lui denominata “struttura ritmica macro-micro cosmica” che era un modo di lavorare con la musica e la danza che consentiva di tenerle separate e di farle incontrare solo in determinati punti della struttura. Cage non doveva andare sulla danza, se non in alcuni punti strutturali, e Cunningham era libero di variare le velocità e gli accenti delle frasi e del movimento interno alle frasi, senza riferirsi al ritmo musicale e rifacendosi piuttosto, entrambi, esclusivamente ai punti strutturali per ritrovarsi.

Libera danza per “libero pubblico”, dunque. Merce Cunningham del resto non si è mai preoccupato di compiacere l’abitudinarietà del pubblico, sfidandolo ad affrontare invece l’ignoto insieme a lui.

Cage e Cunningham iniziano a mettere in pratica l’idea che la musica e la danza potessero essere indipendenti l’una dall’altra e che l’elemento che la musica e la danza condividevano era la durata totale della performance. Ovvero quanti minuti/secondi ogni coreografia durasse.

I due artisti insieme

Con The Seasons del 1947, coreografia di Merce Cunnigham, musiche per orchestra di John Cage, design e costumi dello scultore ed architetto Isamu Noguchi (1904/1988), la danza e la musica iniziano a essere definitivamente indipendenti l’una dall’altra. Le arti non sono più sorelle che si tengono per mano come le Muse dell’antica Grecia, ma condividono e coesistono  semplicemente nello stesso spazio e nello stesso tempo. Libere ed autonome.