Open, classe e ironia di Daniel Ezralov

Tanti applausi ieri sera al Politeama Genovese per l’unica tappa cittadina di Open lo spettacolo di danza scritto e diretto da Daniel Ezralov e affidato alla bravura di quattro coppie di ballerini della sua compagnia americana.

Una solida preparazione in grandi compagnie statunitensi (basta ricordare Alvin Ailey o la sua attività con i Momix), un più recente successo in Italia con coreografie televisive per il Festival di Sanremo o per Amici, Ezralov è artista brillante ed estroso che sa coniugare la danza con l’ironia, le invenzioni multimediali con il gusto per il divertimento.

Open è, dunque, un gustoso susseguirsi di brevi coreografie che raccontano storie o fissano immagini differenti con una notevole varietà di passi e di gesti, costruite su musiche tratte dal grande repertorio classico e opportunamente adattate. Così si parte e si arriva con il festoso barocco bachiano tradotto in una ricca gestualità rigorosamente pensata sul ritmo musicale.

E poi Ezralov racconta Carmen (la Habanera) dalla parte maschile o rivive la tragedia di Romeo e Giulietta attraverso la musica di Prokof’ev o ancora gioca sul matrimonio trasformato in un ring con Ponchielli. Ma c’è posto anche per Debussy, per Beethoven, per Chopin e, in uno spettacolo ballettistico, non poteva neppure mancare Cajkovskij.

Gag e invenzioni acrobatiche si susseguono risolte in maniera ineccepibile dagli otto protagonisti che uniscono a una indubbia preparazione tecnica una simpatica verve interpretativa. Finale scatenato con belle trovate spettacolari e Ezralov in scena a danzare con i suoi interpreti in un festoso coinvolgimento del pubblico.