Johann Sebastian Bach e George Balanchine non si sono mai conosciuti personalmente, questo è chiaro. Bach è nato nel 1685 e Balanchine nel 1904. Più di 200 anni di storia li separano, il che non è poco, ma se chi è nato prima non ha potuto apprezzare l’altro, il secondo invece dalla musica del grande compositore tedesco ne è rimasto talmente affascinato e rapito da creare le sue coreografie migliori proprio sulle partiture di questi.
Come molti sanno Balanchine era figlio di un musicista di origini georgiane, nonchè uno dei fondatori dell’Opera Georgiana ed anche il fratello Andrei diventò un famoso compositore. Lui stesso aveva studiato musica e i primi tempi si guadagnava da vivere suonando il piano come accompagnamento ai film muti nei cabaret e nei teatri. Nel 1921 si iscrisse al Conservatorio di San Pietroburgo riuscendo a conciliare i suoi doveri di ballerino del Teatro Accademico di Stato per l’Opera e Balletto (GATOB) con gli studi musicali e nel 1923 uscì dal Conservatorio con il Diploma in Composizione.
Tutto ciò spiega il perchè apprezzasse ed amasse tanto la musica di Bach che si contraddistingue per la complessità dell’armonia, dell’invenzione contrappuntistica e per la sintesi originale.
Nel Concerto in re minore per due violini BWV 1043, capolavoro del compositore tedesco, tutto avviene secondo un principio di ordine primigenio basato su modelli essenziali, spesso geometrici nella forma fisica, talvolta ridotti all’estremo, ma pronti a germogliare come semi, fino a diventare vigorosi arbusti, descritti da un discorso musicale, tanto fluido e naturale da risultare semplice e spontaneo.
Ed è proprio questo Concerto che fu scritto a Köten, dove Bach fu Kapellmeister a servizio del principe Leopold dal 1717 al 1723, che Balanchine scelse per la sua straordinaria creazione Concerto Barocco(1941).
La perfezione musicale del concerto su cui lavorò con passione ha fatto sì che nel corso degli anni, i critici della danza definissero la coreografia Concerto Barocco come la “perfezione spirituale” di Balanchine.
Balanchine, del resto, si è sempre identificato come musicista prima di tutto e Concerto Barocco è tra i suoi sforzi più sorprendenti per permetterci, con le sue stesse parole, di “vedere la musica e ascoltare la danza”.
In questo innovativo balletto, Balanchine rende lo stile contrappuntistico di Bach visivamente e cineticamente vivo. Concerto Barocco è diventato un’icona dello stile neoclassico di Balanchine. Non ha trama, né personaggi né pretesti di alcun tipo. Ciò che ha sono i passi più straordinari di Balanchine, un matrimonio completo di musica e movimento e una dipendenza dalla danza d’insieme.
Non stupiamoci quindi se oggi, ad oltre 70 anni dalla sua creazione, l’opera continua a stupire con la sua chiarezza architettonica, la bellezza incontaminata e la forma ordinata.
