Un grande Luisi esalta la Butterfly

Madama Butterfly, in scena ieri sera all’Opera Carlo Felice di Genova, ha inaugurato con successo di pubblico il nuovo anno in cui ricorre il centenario della morte del suo autore, Giacomo Puccini.

Considerata unanimemente uno dei più grandi capolavori pucciniani, fu fischiata alla sua prima rappresentazione al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 per poi essere rimaneggiata dal musicista lucchese e divenire una delle opere più amate.

In una scena molto curata per la regia di Alvis Hermanis che trasporta nel lontano e onirico Giappone, il pubblico assiste al tragico amore che la protagonista, Cio-Cio-San, interpretata da Lianna Haroutounian, prova per il giovane tenente della marina statunitense Benjamin Franklin Pinkerton, impersonificato da Fabio Sartori. Un incontro-scontro tra due culture differenti che porterà al drammatico epilogo. La ragazza di soli quindici anni, caduta in disgrazia dopo il suicidio del padre, è costretta a fare la geisha e spera di risollevarsi sposandosi, ma viene diseredata dallo Zio Bonzo (Luciano Leoni), in quanto così facendo ella rinuncia non solo al suo nome ma anche alla religione buddista. Pinkerton è il classico donnaiolo che approfitta della situazione, sapendo che potrà tranquillamente fuggire quando vorrà. E così accade.

Dopo 3 anni dal suo rientro negli Stati Uniti, nonostante la sua fedele serva Suzuki (Manuela Custer) e tutti quelli che la circondano siano consapevoli che Pinkerton l’abbia ormai abbandonata e tentino di ragguagliarla, Cio-Cio-San continua ad aspettarlo profondamente fiduciosa nel loro amore, il cui frutto ha dato la vita a un bambino. Una fede incrollabile che la giovane porta avanti finché non scopre che il suo amato si è risposato nel suo paese ed è tornato per portare via con sé il suo piccolo. Disperata, non le resta che togliersi la vita esattamente come il padre. “Con onor muore chi non può serbar vita con onore” le sue ultime parole.

La magnifica direzione di Fabio Luisi ha regalato una lettura elegante e raffinata della partitura pucciniana con un grande equilibrio fra buca e palcoscenico e l’interpretazione dei cantanti, in particolare di Lianna Haroutounian, nei panni di Butterfly, ha emozionato il folto pubblico con fragorosi applausi finali. Bene anche gli altri principali componenti del cast, da Fabio Sartori a Vladimir Stoyanov a Manuela Custer. Lodevole, infine, il coro diretto da Claudio Marino Moretti.

Repliche a partire da questo pomeriggio fino a domenica 28 gennaio.