GOG, che splendido Quartetto!

Alexandre Tansman… chi era costui? Compositore polacco nato nel 1897, ha attraversato il Novecento, spegnendosi nel 1986. Artista eclettico, ha collaborato con Stravinskij, Schoenberg, Milhaud, lasciando una corposa produzione musicale. Raramente lo si ascolta in concerto. Ieri sera, al Carlo Felice, il pubblico della Giovine Orchestra Genovese ne ha ascoltato la deliziosa Suite divertissement per trio d’archi e pianoforte, incastonata fra due gioielli quali il Quartetto K 493 di Mozart e il Quartetto n.3 op. 60 di Brahms.

Protagonisti della splendida performance, Viviane Hagner, violino, Sindy Mohamed, viola, Eckart Runge, violoncello e Matthias Kirschnereit, pianoforte.

La Suite evidenzia la citata ecletticità del compositore e bene ha scritto nel programma di sala Giulio Odero sottolineandone l’aspetto caleidoscopico il cui movente sembra essere la serena convivenza di differenti prospettive formali ed emozionali”. Splendida la “Sarabanda”, di estrema delicatezza lirica, vivace e carico di vitalità il successivo “Scherzino polka” mentre nella Marcia inserita nel primo movimento fa capolino una sorta di omaggio a Stravinskij.

Un momento del concerto (Foto Aresca)

 

L’esecuzione dei quattro strumentisti è risultata straordinaria. Alle indubbie qualità solistiche (il magistrale tocco del pianista Kirschnereit, la brillantezza della Hagner, il controllo del suono di Mohamed, la calda cantabilità di Runge) si unisce un perfetto affiatamento, garanzia di una lettura solida e compatta.

Analoghe impressioni per le altre due esecuzioni. L’eleganza “olimpica” del Quartetto di Mozart ha trovato nei quattro artisti interpreti particolarmente attenti alle dinamiche e alla limpidezza espositiva, mentre la passionalità brahmsiana è risaltata nel Quartetto conclusivo attraverso i forti contrasti dinamici e l’intenso e trasparente dialogo strumentale: in evidenza il canto assolo del violoncello nell’Andante e da sottolineare il magnifico finale in cui Brahms  torna ossessivamente (e genialmente) sulla Quinta di Beethoven.

Applausi calorosi e meritati.