Iorestoacasa, ma con la musica “Musica a distanza ravvicinata”: la proposta web della G.O.G.

Qual è il tasso sociale dell’arte e in particolare della musica? Se gli attori sfidano se stessi ad ogni recita e hanno bisogno di un pubblico per farlo la musica non è da meno, anzi. Raccoglie spesso vere e proprie “ententes” internazionali e sa unire con un linguaggio unico, universale. Bisogni amplificati in periodo di pandemia da Covid-19 , in cui l’emergenza stimola alla necessità della digitalizzazione delle aziende e a nuove  forme di comunicazione che sfruttino in modo virtuoso le opportunità offerte dal web. Per molti esperti la verità amara è quella che spesso si cambia solo quando si è costretti a farlo, mentre quando si può investire nell’innovazione si procrastina perché non paga nell’immediato.
Le iniziative, ad ogni modo, sono tantissime dalla Metropolitan Opera House di New York  (www.metopera.org) sino alla Fenice di Venezia (www.teatrolafenice.it). Per individuarle basta affidarsi ai giusti hashtag come #iosuonodacasa, campagna adottata in tanti siti dedicati alla musica per seguire i concerti dei grandi artisti con un clic. Anche le fondazioni lirico-sinfoniche si sono attrezzate almeno da fine febbraio, tra queste il Teatro Carlo Felice di Genova, l’Opera di Roma, il Massimo di Palermo, il Lirico di Cagliari e il Petruzzelli di Bari. C’è chi preferisce, ed è il caso del Regio di Torino, trasmettere sul canale YouTube gratuitamente in streaming ogni giorno alle 18 le generali delle opere rappresentate che sono disponibili anche sul canale video o chi punta tutto sul filone tematico come il Teatro Regio di Parma. Quest’ultimo tra le varie attività ha reso disponibili 11 rappresentazioni liriche tra le più apprezzate dalla critica e dal pubblico delle ultime edizioni del Festival Verdi. Lo stesso gli Amici di Paganini di Genova, che già da un anno abbondante hanno rivoluzionato l’organico con un tasso sempre più tecnologico e social, hanno proposto sul loro nuovo sito (www.niccolopaganini.it) tanti contenuti per #iorestoacasa in compagnia di Paganini dalla tournée europea al filmato originale della demolizione della casa del genio del violino fino a concerti, registrazioni e approfondimenti.

Le associazioni puntano sullo storytelling, sulla brand reputation di questi enti di prestigio per restare connessi con il proprio bacino di utenze solleticando le call to action per iscriversi, per contattare le associazioni fino al più semplice e comune “clicca qui” dei video o dei diversi contenuti. La spinta dei volumi nelle utenze è evidente e i dati hanno sicuramente spinto anche

Regione Liguria allo streaming sul suo canale e alla diretta delle emittenti liguri dell’incontro pasquale in Cattedrale alle ore 12:30. Un evento a tutta lirica con Elena Belfiore, Serena Gamberoni, Matteo Lippi, Francesco Meli, Iván Ayón Rivas accompagnati dalla pianista Maria Letizia Poltini.

Tra i primi ad attivarsi a Genova con un già grande lavoro di qualità alle spalle sul versante video, delle interviste e dei social non si può tuttavia dimenticare la Giovine Orchestra Genovese che ha saputo in tal modo avvicinare anche nuove fasce di spettatori dagli under 40 ai giovani delle scuole.  “Resta fedele la maggioranza del pubblico da sempre -aggiunge Pietro Borgonovo direttore artistico della Gog -che è molto preparato. Gli stessi musicisti vengono volentieri sul palco del teatro Carlo Felice perché ci riconoscono anche questa grande qualità. E’ molto importante per artisti di assoluto livello avere una platea concentrata e altamente motivata di fronte”. La musica è un’arte che si nutre si socialità, di momenti condivisi. “Si suona insieme sul palco -continua Borgonovo- si fa musica per gli altri, non solo per se stessi. Del resto nella sua espressione più alta è un fatto sociale, un abbraccio tra l’arte e i fruitori. Non appena sarà possibile ci faremo trovare pronti per riaprire con tutti gli accorgimenti del caso”. Ricorda poi la fondazione del 1912 e la vera forza della Gog, cioè la bellezza della musica dal vivo che non è rimpiazzabile in alcun modo.

Tracciate queste premesse la scelta social e video è già stata effettuata in passato con apprezzabili risultati e con grande passione e competenza delle diverse figure professionali che vi lavorano e che hanno realizzato, per fronteggiare l’incertezza Covid-19,  l’iniziativa “Musica a distanza ravvicinata” . Un mezzo per rimanere accanto agli abbonati, agli spettatori, ai sostenitori e agli amici. Con questo format vengono pubblicati online, sul sito web ufficiale (www.gog.it) e sulla rete social, svariati contributi, materiale d’archivio autorizzato, backstage, momenti musicali e prove, pillole video fornite appositamente dagli stessi artisti, interviste, foto storiche, contenuti inediti e molto altro. La Gog non si è sottratta alle lectio magistralis, molto apprezzata quella sul Trio meno noto l’Op. 65 di Dvořák proprio di Borgonovo, e l’esibizione in sincrono seppur da case differenti del quartetto Zuena con un estratto della Suite n.1 in Sol maggiore di Bach. Vedere i musicisti in videoconferenza suonare in gruppi cameristici è del resto una formula diventata virale in quarantena. Anche se non è la stessa cosa si tenta sempre e comunque di fare musica insieme.

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