Il Grigio: Elio rilegge Gaber

“Per me nel 1988 da spettatore e giovane regista qual ero fu un’esperienza intensissima, fondamentale. Una rivelazione. Così ho sempre pensato al Grigio come a un oggetto teatrale perfetto”. Parole di Giorgio Gallione che ieri al Duse ha ripreso lo storico monologo di Gaber e Luporini e lo ha rimesso in scena avvalendosi della duttilità e simpatia interpretativa di Elio.

Nell’intervenire nello spettacolo originario, Gallione ha inserito alcune canzoni di Gaber che si integrano perfettamente con il testo teatrale.

Il Grigio è un topo nel quale il protagonista si imbatte nel momento in cui, in fuga dalla città e dalle sue ossessioni, si rifugia in una casa di campagna. In breve l’uomo ingaggia un vero e proprio duello con il topo per cercare di catturarlo. In realtà il Grigio non è altro che la sua coscienza, le sue ossessioni che continuano a perseguitarlo fino a convincerlo che senza non potrebbe neanche vivere. Un lavoro ironico, divertente, fantasioso come era nelle corde di quell’artista geniale che fu Giorgio Gaber.  Gallione lo ripropone con eleganza e buon gusto. Elio incarna perfettamente Gaber, ne canta con intelligenza le canzoni, ne restituisce con misura e verve il monologo.

Un bello spettacolo che il pubblico ha accolto con calorosissimi applausi.

Repliche fino a domenica.