Massini, la forza delle emozioni

Emozione deriva dal latino ex-movere muovere da dentro. Le emozioni fanno parte di noi stessi, anche se spesso cerchiamo di nasconderle per non manifestare le nostre fragilità, le nostre debolezze. Eppure esprimerle senza falsi pudori significa essere se stessi.

L’alfabeto delle emozioni è il titolo dello splendido monologo che Stefano Massini sta portando in giro per i teatri italiani e ieri lo ha proposto al Politeama Genovese davanti a una platea affollata di giovani.

Scrittore, attore, drammaturgo, Massini vanta una carriera di prim’ordine con affermazioni internazionali notevoli: deve la sua grande popolarità mediatica, però, ai suoi interventi televisivi a “Piazzapulita”  il programma di Formigli in onda su La7 che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico.

L’alfabeto delle emozioni è un susseguirsi di riflessioni, storie, aneddoti intorno alle nostre reazioni emotive, scelte partendo dalle lettere dell’alfabeto. Solo in scena, Massini apre uno dei quattro bauli posizionati sul palcoscenico ed estrae una lettera: ecco allora la R come rabbia, la O come orgoglio o odio, la T come tristezza, la F come felicità, la N come noia o nostalgia. Estratta la lettera, Massini affronta l’emozione prescelta attraverso una storia, un racconto, spesso con riferimenti letterari che coinvolgono Wallace, Kafka, Goethe, oppure richiamandosi a personaggi “minori” della storia come il pittore Carracci (colpevole di aver fatto un ritratto troppo somigliante al soggetto, risentitosi per non essere stato “abbellito”), o  come un soldato russo scappato nella seconda guerra mondiale da un lager nazista, non creduto dai suoi, spedito in un gulag e scappato di nuovo grazie alla sua “rabbia” che non gli ha permesso di rassegnarsi alla sorte. Ancora, Massini evoca il “politically correct” e racconta la vera storia di Biancaneve edulcorando la versione originale dei fratelli Grimm assai diversa per la crudeltà dei personaggi coinvolti dalla favola eternata da Walt Disney.

Un monologo lungo circa un’ora e mezza che Massini, abilissimo comunicatore e narratore, risolve con naturalezza conversativa, alternando sapientemente l’ironia alla citazione drammatica.

Un testo affascinante che aiuta a riflettere sulla nostra natura e i nostri comportamenti troppo spesso condizionati dalla società in cui viviamo.

Ovazioni finali ampiamente meritate.