La scomparsa di Camillo Milli

Il Teatro di Genova ha perso ieri un altro nome importante della sua storia. E’ morto l’attore Camillo Milli, stroncato dai postumi del Covid che qualche giorno fa gli aveva portato via anche la moglie. Camillo Milli (pseudonimo di Camillo Migliori) era nato a Milano nel 1929. Attore versatile, abile nel passare dalla commedia alla tragedia,  si era diviso sin da subito fra il teatro, il grande schermo e la televisione.

Al cinema aveva debuttato con Ragazze d’oggi di Luigi Zampa e si era poi imposto come uno dei protagonisti della commedia italiana degli anni Ottanta, lavorando, tra gli altri con Mario Monicelli (Il marchese del Grillo accanto ad Alberto Sordi) e con Neri Parenti (Fantozzi contro tutti con Paolo Villaggio). Celebre il suo ruolo come presidente della Longobarda in L’allenatore nel pallone accanto a Lino Banfi.

Fra le sue apparizioni televisive si possono citare le fiction Centro vetrine e Un medico in famiglia 9.

Il suo debutto a teatro ha inizio invece sotto la direzione di Giorgio Strehler nel 1951.

Nel 1962 approdava allo Stabile di Genova diventando uno dei componenti della compagnia stabile sotto la guida di Luigi Squarzina prima e di Marco Sciaccaluga poi.

Si possono ricordare la storica messa in scena di Madre Courage con la regia di Squarzina e la grande Lina Volonghi, ma anche La casa nova di Goldoni, La bocca del lupo con la regia di Sciaccaluga con il quale ha interpretato molteplici ruoli fino a Un mese in campagna di Turgenev nel 1996.