Giovani compositori alla ribalta

Brani inediti hanno intrattenuto ieri sera un folto pubblico nel grande Foyer del Carlo Felice in occasione della diciasettesima edizione del Festival del Compositore “La Classica”. Organizzato dalla Professoressa Carla Casanova, direttore artistico e vicepresidente dell’Associazione “Liguria Eventi”, il Festival mira alla sensibilizzazione del pubblico nei confronti dello stile compositivo contemporaneo.

Protagonisti della serata sono stati i compositori Marco Reghezza, Oleksandr Pushkarenko, Andrea Lumachi e Matteo Maria Camponero, che hanno presentato i loro brani in collaborazione con giovani musicisti, studenti presso i Conservatori, e professionisti.

Ad aprire la serata è stato Marco Reghezza, musicista e letterato, che ha presenta al pubblico tre composizioni molto differenti tra loro. La prima, Omaggio a Bach, per chitarra sola, è stato eseguito da Alessandro Marchiori. Il secondo brano ha attirato maggiormente l’attenzione del pubblico, che, già dalle prime note, ha riconosciuto il tema: si tratta del famosissimo tema popolare Tanti auguri a te, che Reghezza ha messo in musica in modo umoristico e divertente. A suggerirne la forma ed il carattere è il titolo stesso del brano: “Fuga semiseria”. L’ultima composizione di Reghezza era intitolata “L’Infinito” e presenta la fusione tra le due arti, care al compositore. In collaborazione con l’Open Ensemble e con il soprano Adriana Iozzia, Reghezza ha suggerito un’interpretazione musicale della poesia di Leopardi L’infinito. Calorosi gli applausi all’autore e agli interpreti.

E’ poi giunto il momento del violinista Oleksandr Pushkarenko, finalista all’ultima edizione del Premio Paganini.  E’ lui stesso ad eseguire le sue composizioni Girotondo dei sogni e Cambia vento. Entrambi i brani presentano uno stile molto virtuosistico; il primo, in particolare, rimanda allo stile compositivo di Niccolò Paganini, omaggiato in plurime occasioni da Pushkarenko. Il pubblico lo ha accolto con prolungati applausi.

A presentare il successivo inedito è stato Andrea Lumachi, primo contrabasso del Teatro Carlo Felice. Con il brano Agapanthus, eseguito al pianoforte dalla presentatrice ed organizzatrice del Festival Carla Casanova, Lumachi ha emozionato il pubblico: una forte malinconia, derivata dai ricordi del passato, sembra contrapporsi ad una inerme accettazione di un presente doloroso ed immutabile.

Infine, Matteo Maria Camponero con Alla deriva, per chitarra, e Figlio del tuono. A suscitare più interesse nel pubblico è stata la seconda composizione: un interessante concerto per violino eseguito dall’Orchestra Paganini Ensemble e da Pietro Genova Gaia, nella parte solistica. Anche in questo caso l’accoglienza del pubblico all’autore, a Genova Gaia e all’Ensemble è stata festosa e meritata.

Autori e interpreti agli applausi finali