Il duo Max Planck con successo nel primo Novecento

Ospite della stagione di concerti organizzata dagli Amici del Carlo Felice e del Conservatorio “Paganini” e dalla Giovine Orchestra Genovese, si è esibito questo pomeriggio nella elegante cornice di Palazzo Reale il duo Max Planck, formato dalla violinista Francesca Giordanino e dal violoncellista Marco De Masi.

Un bel concerto per la qualità delle esecuzioni e per la scelta di un programma assai complesso e certamente originale.

Giordanino e De Masi hanno infatti incentrato la loro attenzione sui primi decenni del Novecento con tre autori appartenenti ad altrettante aree geografiche e culturali.

Bohuslav Martinu, in realtà, potrebbe essere considerato un cittadino del mondo: ceco di nascita, con cittadinanza statunitense, nella sua ampia produzione tocca ambiti diversi, dalla musica popolare al jazz, dal contrappunto barocco all’impressionismo francese. Il Duo proposto da Giordanino e De Masi riflette questo eclettismo tanto sul piano armonico, quanto sull’intricato rapporto fra i due strumenti dialoganti.

Il duo Max Planck (foto Andrea Vialardi)

 

I due artisti formano una coppia assai ben collaudata e coesa e lo hanno dimostrato nella ricerca dinamica, nell’eleganza con cui hanno saputo fraseggiare.  All’affiatamento vanno poi aggiunte le belle qualità individuali: il suono accuratissimo di entrambi, la solidità tecnica. Una esecuzione, insomma, di spicco seguita da una lettura altrettanto interessante degli Otto Pezzi op. 39 di Reinhold Gliere, compositore nativo di Kiev, formatosi a Mosca. Sono brevi quadretti sonori nei quali si percepisce ora un richiamo popolare (Gavotta) ora un teso lirismo salottiero: è il caso in particolare della raffinata Berceuse restituita con belle soluzioni espressive. Da notare poi il vorticoso finale dipanato con brillantezza dal duo.

Infine la Sonata in do maggiore per violino e violoncello di Ravel, un gioiello affrontato con intelligenza interpretativa da Giordanino e De Masi: si cita il terzo movimento, Lento, con un pianissimo decrescente che si spegne nel silenzio in un ammirevole equilibrio fra i due strumenti.

Applausi calorosissimi e meritati. Domenica prossima il duo sarà al Teatro Sociale di Camogli per i concerti-aperitivo