Foyer della Tosse, Marco Cassini presenta “Apricaleidoscopica”

Appuntamento con un libro originalissimo, fonte storica sorprendente e collettore di miriade di curiosità, questo mercoledì 29 novembre alle 18.30 presso il Foyer del Teatro della Tosse con l’autore Marco Cassini che sarà presentato dalla giornalista Giulia Cassini. L’evento vedrà gli interventi del direttore del Teatro della Tosse Amedeo Romeo oltre a diversi reading di attori. Quale aggettivo migliore da utilizzare per quest’opera se non “engaravügliau”, visto che buona parte è votata alla “mission impossible” del recupero del dialetto, un’aspirazione in questo caso incredibilmente accessibile senza traduzioni, tramite il ricorso alla fonetica e a un elenco di proverbi che aguzzano l’ingegno.

Si traccia tra le pagine di  “Apricaleidoscopica”, (Erredi Grafiche editoriali) l’evoluzione di un borgo in cui la popolazione massima risaliva a circa 2100 unità nel 1901 e che è scesa ai 626 attuali, ma che registra “invasioni” da record per gli eventi culturali, primo tra tutti il Teatro della Tosse. Nel libro ben si ricordano gli anni del direttore artistico Emanuele Luzzati e del presidente e regista Tonino Conte. Basti pensare che, in 31 rassegne estive, sono state stimate presenze per circa 200mila persone.

Si parlerà poi nel corso della presentazione degli spettacoli di Roberta e Gianpiero Alloisio, di Giua, di Oscar Prudente, ma anche delle recite scolastiche sull’onda della Tosse volute fortemente dalla maestra Agnese Molinaro, dei Ruvido, degli Evergreen e dell’Orchestra Fogliarini, di A come Amore, serie di serate condotte da Carla Peirolero, degli artisti in residenza all’Atelier A come gli Ex Otago, di film come Mare Largo, di trasmissioni televisive e di tanti, tantissimi personaggi che ne hanno tessuto la storia.

A volte si tratta di vere e proprie biografie storiche che hanno condotto ad anni di ricerche, come è il caso della contessa di Apricale Anna Cristina Bellomo o di Giovanni Battista Martini, alias John Martin. Altre volte sono i personaggi del borgo come il compianto ristoratore Delio, Censì la “freccia dei caruggi”, la levatrice Luciana Dominici, la guida naturalistica Eleonora Martini. Altre volte ancora sono protagonisti veri e propri misteri come l’avvistamento di streghe o luoghi simbolo per riti pagani o ancora alberi monumentali come il maestoso leccio su cui Cosimo era salito oltre 250 anni fa (Il barone rampante). Apricale vive anche nella penna di tantissime altre firme come Nico Orengo, Francesco Biamonoti, Rosella Postorino, Cino Tortorella, Giuseppe e Tonino Conte, Achille Maccapani, Claudio Nobbio, Emilia Marasco, Ester Armanino, Edoardo Meoli, Matteo Macor ( ma l’elenco sarebbe sterminato) e nel cuore di tante associazioni, delle Pro Loco, della Comunità artistica nervina, delle Confraternite e, molto banalmente, di chiunque possa imbattersi in questo borgo unico, arroccato nel verde della Valle e perennemente baciato dal sole.