Si chiude con successo di pubblico la stagione del Carlo Felice

Si è conclusa ieri sera la stagione sinfonica dell’Opera Carlo Felice di Genova con il concerto Novecenti, dedicato a tre grandi autori DebussyDebussy, Poulenc e Ravel.

In apertura il sovrintendente Claudio Orazi ha presentato brevemente la nuova e ricca stagione con il presidente ad interim Alessandro Piana, per poi lasciare spazio alla musica e in particolare a uno dei brani più rappresentativi del tardo-Ottocento francese, il Prélude a l’après-midi d’un faune di Claude Debussy.

Benché non espressamente dichiarato dal compositore, il brano ispirato a un poema di Mallarmé si avvicina alla forma del poema sinfonico con un carattere fortemente evocativo a partire dal celebre tema affidato al flauto solo, strumento centrale nella composizione. Raffinata e suggestiva la lettura dell’orchestra diretta da Riccardo Minasi con un particolare elogio al primo flauto, Anna Ratti, da poco vincitrice del concorso, che ha saputo interpretare con solidità tecnica e grande espressività una parte solistica molto importante del repertorio.

A seguire il Gloria per soprano, coro e orchestra di Francis Poulenc, con il soprano Giulia Semenzato.

Risalente all’ultimo periodo compositivo dell’autore e strutturata come da tradizione, l’opera è caratterizzata da un rapporto particolare tra musica e testo in cui sono le parole a dettare il ritmo musicale. Inoltre, di grande rilievo è l’alternanza di momenti di grande gioia a momenti di più composta riflessione e preghiera che il coro e l’orchestra prima e la Semenzato poi hanno reso abilmente sotto la bacchetta di Minasi.

Infine, a chiudere il concerto Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel, nata per pianoforte e orchestrata successivamente nel 1920 per una rappresentazione in forma di balletto. Ravel non incluse però i brani Fuga e Toccata, eseguiti ieri sera in prima assoluta nell’orchestrazione di Gianluca Cascioli presente in platea. Un’opera interessante e ricercata resa magistralmente da un’elegante lettura dell’orchestra con un particolare plauso ai fiati. 

Fragorosi e lunghi gli applausi del pubblico presente in sala a fine concerto!