Il lirismo e la tecnica di Marlena Maciejkowicz chiudono in bellezza I Notturni en plein air della Gog a Palazzo Ducale

Lirismo e tecnica di caratura per l’ultimo evento della Gog a Palazzo Ducale de I Notturni en plein air che hanno spento dieci candeline con un programma davvero d’eccezione, con cui sono stati ripercorsi tutti, ma proprio tutti, i Notturni di Chopin.

Il recital pianistico di Marlena Maciejkowicz, sapientemente introdotto dal direttore della Gog il Maestro Pietro Borgonovo, è stato sostanzialmente bipartito tra Fryderyk Chopin, con sei tra i più noti Notturni, e Sergej Rachmaninov, con altrettanti brani tratti da Etudes-Tableaux.
Particolarmente interessante l’interpretazione del  Notturno in fa diesis maggiore op. 15 n. 2 e di quello  in sol minore op. 37 n. 1.  Nel primo ha reso in modo ineccepibile e non lezioso gli abbellimenti  contrapposti alla pregnanza e alla tenuta dei temi arricchiti e mai sminuiti ora dagli accordi arpeggiati ora dalle appoggiature. Piace al folto pubblico anche l’effetto rincorsa in alcuni passaggi, più di un semplice “rubato”, restituendo tutto l’affanno  del tumulto e armonie più dense contrapposte alla chiusa nell’atmosfera della prima parte del pezzo, con evidenti smorzature. Nel Notturno op. 37 n.1 colpisce il corale della parte centrale per unità e compattezza, con una rotondità del suono molto marcata,  oltre alla tenerezza della seconda sezione e all’estremizzazione delle sonorità con requie nell’accordo finale.

Marlena Maciejkowicz, pianista

 

Grande trasporto in Sergej Rachmaninov grazie a un pianismo dinamico, accattivante, capace di cambiare in modo adamantino tra il virtuosismo e l’introspezione, andata e ritorno, anche con evidenti e volute “fratture”.  Alcuni  studi avrebbero espresso forse un ancor più chiaro collegamento a Chopin , dallo studio Op. 25 n.4 alla Ballata n.1 tra le più celebri, ma anche quelli scelti hanno ovvi rimandi e una scrittura evidentemente influenzata dallo stesso compositore. Un parallelo forse più di altri sentito con l’interpretazione dello studio in re minore Op. 33 n. 5 che strizza l’occhio proprio a Chopin e in cui la mano destra dà grande prova di funambolismi. Calorosissimo il pubblico con lunghi e meritati applausi sotto le stelle, complice una sostanziale tenuta di livello in tutto il concerto e una elegante presenza scenica che ha rimarcato sobrietà e stile.

Nata a Stettino (Polonia),Marlena Maciejkowicz ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni con la madre sostenendo il primo concerto a soli nove anni.
Ha studiato alla Scuola Superiore di Musica e Teatro di Hannover sotto la guida del Maestro Konrad Meister, e alla Scuola Superiore di Musica di Friburgo con Michel Béroff.
Ha ultimato la formazione al Mozarteum a Salisburgo nella classe del Professor Hans Leygraf dove si laurea come concertista con il massimo dei voti ottenendo il titolo di “Magister artium”.
Marlena Maciejkowicz è stata premiata in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui il Concorso “Steinway” ad Amburgo, il Concorso Internazionale “Johannes Brahms” a Poertschach in Austria, il Concorso Internazionale “Concerti in Villa” a Vicenza ed il Concorso Internazionale “Rina Sala Gallo” a Monza.
Nel 2000 riceve in Austria la borsa di studio “Bosendorfer” e la borsa di studio del Ministero austriaco dell’Educazione, delle Scienze e della Cultura per meriti artistici.
Nel 2002 viene invitata a incidere un CD per la casa discografica “Ars Musici” che ha come contenuto gli interi “Etudes-tableaux” di Rachmaninov ricevendone lusinghiere critiche. Nello stesso anno viene invitata da Elzbieta Penderecka a partecipare al prestigioso “Festival Pianistico” a Varsavia.
Nel 2017 Marlena Maciejkowicz è stata pubblicata la registrazione della prima esecuzione del Concerto n. 3 di Rachmaninov trascritto per quintetto d’archi dalla compositrice Angela Montemurro dalla casa discografica “Urania Records”.
Nel corso degli anni ha frequentato corsi di perfezionamento con Czerny-Stefanska, Vodovoz, Tichman, Lonquich, Karl-Ulrich Schnabel, Perrotta e Jasinski.
Ha tenuto numerosi concerti sia come solista che con orchestra in Italia, Germania, Olanda, Austria, Svizzera e Polonia.
Marlena Maciejkowicz è stata invitata a suonare come solista tra l’altro con l’Orchestra del Teatro Coccia di Novara, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l’Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau e l’Orchestra del Teatro Civico di Hildesheim.

Terminato quindi, più che positivamente,  un ciclo si pensa già alla prossima stagione 2024/2025 della GOG che aprirà il 14 ottobre alle 20.30 al Carlo con il Quartetto di Cremona. Informazioni e abbonamenti qui.