Grande successo per Die Liebe der Danae al Carlo Felice

Grande successo ieri sera al Carlo Felice di Genova per Die Liebe der Danae(Lamore di Danae) in prima rappresentazione italiana nella versione originale in tedesco e nella realizzazione a cura di una fondazione lirica italiana. Si tratta di una mitologia gaia in tre atti che Richard Strauss compose su libretto di Joseph Gregor in pieno regime nazista e durante i drammatici anni della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo A Midsummer Nights Dream, titolo inaugurale della scorsa stagione, il regista Laurence Dale ha bissato il successo con una messa in scena rigorosa e insieme profondamente contestualizzata. Infatti, l’ambientazione minimalista  è stata arricchita da luci, macchinari di scena in movimento e immagini in bianco e nero proiettate sullo sfondo come gli aerei da guerra e le riprese di Strauss (che compare anche qualche volta sulla scena insieme alla moglie ad accompagnare la storia e i suoi interpreti) nella sua casa di Garmisch che evocano il contesto storico della composizione e danno ulteriore profondità al mito di Danae, protagonista dell’opera che nel libretto rinuncia alloro per amore. Una rinuncia che pone la forza dell’amore contro il potere e la cupidigia, donando un messaggio di speranza.

Lo stesso Zeus dovrà arrendersi di fronte alla scelta della donna desiderata e nel terzo e ultimo atto congedarsi serenamente.

Il compositore tedesco compare anche fisicamente all’inizio dell’opera insieme alla moglie e durante lo spettacolo accompagna la storia, danzando il valzer insieme ai suoi” interpreti.

Con una scrittura raffinata ed elegante e al contempo estremamente complessa fatta di frasi morbide e suadenti e di timbri poderosi e travolgenti, Strauss crea un racconto musicale vibrante di tensione. La direzione, dapprima affidata a Fabio Luisi che poi è dovuto mancare per problemi familiari, è stata curata da Michael Zlabinger, suo assistente, che nonostante la difficoltà ha saputo tenere un buon equilibrio tra buca e palcoscenico, seppur con qualche piccolo problema, e ha dato una lettura lirica e intensa della partitura grazie anche alla professionalità dell’ampio organico orchestrale e del coro.

Il successo è stato garantito inoltre da un cast eccezionale cappeggiato da Angela Meade, che ha interpretato una Danae piena di lirismo e autorevolezza e John Matthew Myers, tipico tenore innamorato nei panni di un Mida coinvolgente; nelle vesti di Zeus Scott Hendricks che non è stato sempre uniforme, ma in qualche momento efficace.

A completare brillantemente il cast: Timothy Oliver (Merkur), Tuomas Katajala(Pollux), Valentins Farcas (Xanthe), Anna Graf (Semele), Agnieszka Adamczak(Europa), Hagar Sharvit (Alkmene), Valentina Stadler (Leda).

Prossime repliche domenica 13 e mercoledì 16.