Marchese ha scelto dunque un programma piacevole in parte nuovo in parte già affrontato dal gruppo. Nuovi i due brani con solista. Carola Puppo, primo violoncello dell’orchestra ha eseguito il Concerto per violoncello e archi in re maggiore G 479 di Boccherini, pagina che evidenzia una scrittura virtuosistica per il solista, accompagnato a tratti da due soli violini, in una dimensione, dunque, quasi cameristica. Bell’intonazione e bel suono, la Puppo ha risolto i tre movimenti con autorevolezza, ben assecondata da Marchese e dai colleghi, in primis Yesenia Vicentini e Filippo Bogdanovich, rispettivamente primo violino e primo dei secondi.
La stessa Vicentini ha poi proposto il celebre e delicato Cantabile in re maggiore di Paganini con un’orchestrazione appositamente scritta da uno dei componenti dell’Orchestra, Andrea Piras. Una rilettura sinfonica con lo strumentale impegnato specie nella parte iniziale in maniera alquanto densa. Bel suono, una facilità tecnica notevole la Vicentini è violinista di splendide qualità e lo ha dimostrato regalando un Paganini elegante e duttile.
A completamento del programma Grieg con Due melodie elegiache e la Holberg Suite. Qui si sono potute apprezzare le doti già sottolineate del complesso, spigliato, coeso, vivace e soprattutto raffinato nel suono: si pensi in particolare alla suggestiva Air della Holberg.
Applausi calorosissimi e meritati.