“La tromba è lo strumento più vicino alla voce umana e il canto appartiene da sempre alla tradizione italiana. Rileggere le distese melodie del nostro Paese non è cosa nuova ma ogni volta risulta diversa e ciò mostra la vitalità e l’eterogeneità della nostra arte e della nostra cultura. Italian Spirit di Marco Vezzoso e Alessandro Collina è un tassello di una vasta composizione emozionale quale è la ricca melodia dei paesaggi italiani e il suono musicale dei dialetti. Un disco da assaporare come un piatto di cucina tradizionale”. Queste le parole di Paolo Fresu sul retro-copertina del nuovo disco del duo Marco Vezzoso e Alessandro Collina, il primo trombettista piemontese, il secondo pianista ligure.
L’Album, uscito ieri in versione sia fisica sia digitale, è il quinto lavoro che ha visto collaborare i due musicisti in formazioni varie. Il loro sodalizio dura da diversi anni con un repertorio che spazia da brani originali di Vezzoso, a classici italiani e standard jazz, con numerosissimi concerti e tour internazionali, specialmente nel Sol Levante (Giappone, Cambogia, Indonesia, Malesia) oltre che in Norvegia e Turchia. Ma è la Cina soprattutto ad essere stata conquistata dai due jazzisti, e in particolare dalla loro interpretazione del brano Sally di Vasco Rossi, di cui esiste anche un videoclip recentemente condiviso dal Blasco stesso sul suo sito ufficiale e sul suo canale Instagram.
E proprio Sally apre la tracklist del nuovo disco che ripropone in chiave jazz brani di Dalla, Pino Daniele, Paolo Conte, Antonello Venditti… “Il video di questo brano – spiega Alessandro Collina – ripercorre il lungo viaggio di Sally in un paese come la Cina, lontano geograficamente ma sempre più vicino all’Italia”.
A proposito del secondo pezzo, Mare d’inverno della Bertè, dice ancora il pianista: “Solo chi è nato e vive al mare può capire il suo fascino nei mesi più freddi: il vento, la schiuma e il fragore delle onde ci fanno sentire il mare ancora più nostro. Nell’arrangiamento siamo andati lontani, seguendo il moto perpetuo delle acque del Mediterraneo. Il ritmo di questa canzone infatti si presta a contaminazioni africane”.
“Diamante di Zucchero – rivela il pianista ligure – è stato uno dei primi arrangiamenti nati per questo disco. In passato l’ascolto di questa canzone mi dava un forte senso di pace, di vita semplice, di tradizioni, quasi una nenia e ho voluto proprio riproporlo come una ninna nanna. La tromba si muove come il soffio di un vento leggero in mezzo alla infinita bellezza della campagna italiana, da nord a sud, dal Tirreno all’Adriatico”.
L’Album prosegue con Enfant prodige di Paolo Conte, in cui la voce di Marie Foessel si unisce al duo (tra l’altro, con la cantante d’oltralpe i due musicisti hanno un progetto in corso in Francia), Sotto il segno dei pescidi Venditti e Giudizi universali di Samuele Bersani.
Non poteva mancare un grande come Pino Daniele, che di jazz – o per lo meno di blues – ne aveva già abbastanza “di suo” – qui riproposto con A me me piace o Blues. “Nel solo di tromba – si entusiasma Collina, fan del musicista napoletano fin da ragazzo – Marco è riuscito a ricreare quel clima da jam session del sound di Nero a metà!”.
Seguono gli omaggi a due grandi voci e personalità femminili della canzone italiana, Patty Pravo di Pensiero stupendo e Antonella Ruggero dei Matia Bazar con Stasera che sera, nel disco cantata dall’altro ospite Andrea Balducci.
Prima della chiusura con Per me è importante dei Tiromancino, storico gruppo romano, è inserito il tributo al grandissimo Lucio Dalla. “In Balla balla ballerino – precisa Collina – il pianoforte vuole ricreare il movimento del treno (quel treno Palermo-Francoforte sfortunatamente in transito alla stazione di Bologna durante il famoso attentato) mentre il suono della tromba tesse una melodia dolce e disperata insieme”.
Italian Spirit
Alessandro Collina, pianoforte
Marco Vezzoso, tromba
Label Art in live, in Italia distribuito da Egea