Il mondo della Sinfonia

Verba volant, scripta manent. Questo motto latino mi ha convinto, nel corso del tempo, quanto fosse necessario passare dalle parole agli scritti per mettere in risalto il lavoro di tanti amici che ci avevano intrattenuto nel corso di cinque anni con la loro partecipazione al ciclo dedicato al mondo della Sinfonia… Era mio desiderio che, nei trenta anni di vita dell’Associazione, con innumerevoli concerti e conferenze, rimanesse almeno una significativa traccia del lavoro che in molti abbiamo fatto per progredire il nostro sodalizio, creato da un gruppo di appassionati di musica lirica e via via trasformatosi in un raccoglitore di tutti i generi di musica, dall’operetta al musica alla lirica e in gran parte alla musica da camera”. Lo ha scritto Giuseppe Isoleri, presidente dell’Associazione “Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio N.Paganini” presentando il volume edito da Zecchini, curato da Lorenzo Costa e realizzato, appunto, dalla sua Associazione.

“Il mondo della Sinfonia”, questo il titolo, è un bel libro che raccoglie un ciclo di conferenze tenute per l’Associazione da vari studiosi (Massimo Arduino, Luigi Bellingardi, il compianto Alberto Cantù, Guendalina Cattaneo Della Volta, Lorenzo Costa, Roberto Iovino, Francesca Oranges, Paola Siragna) nell’arco fra il 2010 e il 2015. Una storia della Sinfonia dalle sue prime esperienze (dalla scuola di Mannheim e dalla scuola milanese di Sammartini) fino alle sperimentazioni novecentesche: un lungo viaggio che ha per protagonisti alcuni fra i maggiori esponenti della storia della musica europea e americana.

Lorenzo Costa è non solo il curatore, ma anche l’autore di molte sezioni del volume: “Quando si è deciso di raccogliere le varie conferenze e costruire un  percorso storico, ho dovuto non solo mettere insieme le parti affrontate dai vari colleghi, ma scrivere anche a proposito di quegli autori che nei diversi cicli di conferenze non erano stati trattati: penso ad esempio a tutta la parte relativa agli esperimenti sinfonici italiani fra Ottocento e Novecento con autori come Sgambati, Martucci, Alfano Casella, Malipiero, una piccola ma significativa finestra sul sinfonismo nostrano”.

Il volume dunque si  articola in trentadue capitoli. Lorenzo Costa ha firmato tutti i capitoli introduttivi ai vari periodi e inoltri quelli dedicati a Schubert, Schumann, Bruckner (con Guendalina Cattaneo), ai nazionalisti russi, a Sibelius, agli esperimenti italiani, a Strauss, a Rachmaninov a Elgar a Skrjabin (con Bellingardi) a tutto il  Novecento fino alle tarde sperimentazioni di Gubajdulina e Schnitke. Per quanto riguarda gli altri autori: Cantù ha scritto su Mannheim e Haydn,  Berlioz, Dvorak; Arduino su  Mozart e Mendelssohn; Guendalina Cattaneo su Cajkovskij e Franck; Iovino su Beethoven, Liszt e Mahler (con Siragna e Oranges).

“Non mi risulta – spiega Costa – che esistano altri libri del genere in Italia. E’ naturalmente un volume a scopo divulgativo, non ci sono analisi musicologiche particolarmente approfondite, si rivolge a una vasta platea di appassionati. In più, essendo scritto a più mani, propone naturalmente nei singoli capitoli approcci diversi, il che può essere positivo”.

Il volume si avvale della prefazione e della presentazione dei due ultimi sovrintendenti del Carlo Felice, Maurizio Roi, sotto la cui gestione si svolsero le conferenze illustrative e Claudio Orazi che vede ora venire alla luce il testo completo.

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