“E’ impossibile restare sordi alla musica, persino chi non può sentire può esercitarsi alla batteria percependo il ritmo e cogliendone le vibrazioni. Poi ci sono i paradossi, quelli del mondo odierno, per cui siamo sovrastati di musica in ogni dove dal supermercato a casa, ma non ci soffermiamo ad ascoltare”. Sono parole di Maurizio Roi che con Claudio Orazi e Giuseppe Isoleri hanno introdotto il volume “Il mondo della Sinfonia” a cura di Lorenzo Costa per Zecchini editore all’Auditorium Montale del Carlo Felice.
Un’opera imponente che ha coinvolto il compianto Alberto Cantù, Roberto Iovino, Massimo Arduino, Maria Guendalina Cattaneo della Volta, Paola Siragna, Luigi Bellingardi (in ordine di apparizione nel testo). Del resto è uno dei tanti stimoli e delle ripetute occasioni di approfondimento musicale degli “Amici del Teatro Carlo Felice e del Conservatorio Niccolò Paganini”. L’evento, particolarmente partecipato ha riservato una doppia sorpresa.
La prima è stata l’accoglienza del pubblico, dei volti noti di tutti i concerti, felici di ritrovarsi per riscoprire la raccolta di una ricca serie di conferenze tenute appunto sul mondo della sinfonia nell’arco di cinque anni su iniziativa proprio dell’Associazione degli Amici del Carlo Felice con tanta puntualità e con tanta cura. All’incontro, l’attuale sovrintendente Claudio Orazi ha lodato il nuovo saggio come utile strumento di consultazione. Resta sicuramente una punta di amaro: dopo Dmitrij Šostakovič il volume si assottiglia perché la storia recente poco spazio, in effetti, ha lasciato alla sinfonia. Una lacuna creativa? Forse. Tra gli altri meriti del libro anche la semplicità del linguaggio e vere e proprie chicche musicali. Un taglio al passo coi tempi dunque, e di chiara duttilità di linguaggio.
Proprio come il nostro giornale online, presentato nel corso della conferenza e creato lo scorso anno in piena pandemia, che ha saputo resistere alle difficoltà, fare opinione e che, con nostro grande piacere, è particolarmente apprezzato dai melomani e dai giovani. Del resto il format, diretto da Roberto Iovino, si avvale della collaborazione di molti giovani professionisti del settore e di tanti collaboratori.
“Tratta di musica – ha spiegato Iovino- teatro, libri e dischi, attualità culturale, balletto, interviste. L’obiettivo è dare spazio alle iniziative culturali cittadine con uno sguardo anche alla Regione, in un anno particolarmente importante che coincide con il trentennale dell’apertura dei due principali Teatri cittadini, la Corte e il Carlo Felice”.