Concerto equilibrato e di sostanza alla Gog con Ettore Pagano, violoncellista, e Monica Cattarossi, pianista. Calorosissimi gli applausi, pubblico conquistato. Del resto è stato proposto un programma particolarmente fruibile e intenso, a partire dalla Toccata Op. 83 per violoncello e pianoforte. Una composizione di respiro e di grande qualità, seppur non inflazionata nei concerti, che racchiude pagine di grande emotività, respiro e lirismo. Occhi puntati sui brani in cui il violoncello si è messo a nudo, come la Sonata in Si minore Op. 8 di Zoltán Kodály, dai tre movimenti idealmente legati uno all’altro da un filo ininterrotto di armonie e di canto, seppur vivacizzato da molte cellule poliritmiche e da cadenze ungheresi riconoscibili. Piacevolissime e non fini a se stesse le figure maggiormente virtuosistiche: arpeggi, pizzicati, tremoli, doppi trilli, effetti sonori sul ponticello e sulla tastiera che fanno da contraltare ai brillanti temi principali e il turbinio di note dell’Allegro all’ungherese, velocissimo. Ottima la riproposizione della Sonata per violoncello solo di György Ligeti, in cui il primo movimento dialogico con il tema in Sol minore si affaccia al secondo in Re maggiore, fino ad arrivare a sovrapporsi. Il Capriccio suona come un omaggio a Paganini, incessante e spesso al limite, tranne negli incisi in cui viene riproposta la contrapposizione tematica iniziale, sino al finale vigoroso e rasserenante con uno squillante accordo in Sol maggiore. Sul finire una delle ultime sonate di Sergej Prokof’ev, in cui i due strumenti arrivano letteralmente a fondersi. Struggente il fraseggio romantico del violoncello reso ricco di colore con gli accenti popolari al pianoforte, mentre il Moderato va a mille sulla precisione ritmica assoluta e l’Allegro finale chiude il cerchio con il richiamo ai punti salienti dell’intera opera e con l’ultima volata, tecnica allo stato puro. Bis a furor di sala con una Romance di Claude Debussy rovinata nella chiusura finale dal trillo di un telefonino del pubblico. Poi si sente urlare Paganini e arriva la chicca finale ad hoc con le Variazioni paganiniane su “Dal tuo stellato soglio” (Dal Mosè in Egitto di Rossini).
Ettore Pagano, nato a Roma nel 2003, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni. Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W. Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di Laurea triennale al Conservatorio di S.Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione.
Dal 2013 ad oggi gli è stato assegnato il primo premio assoluto in oltre 40 concorsi nazionali e internazionali. Nel 2019 Ettore Pagano ha vinto il Primo premio al Concorso “Giovani musicisti” promosso dalla Filarmonica della Scala.
Nel corso del 2020 ha conseguito il Primo premio al Concorso “J. Brahms” di Portschach.
È stato il più giovane dei finalisti del Concorso “Janigro” di Zagabria.
Ha vinto il “A. Kull Cello Competition” di Graz. Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il suo già cospicuo palmares di vittorie è il primo premio al prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan.
Ettore Pagano è stato già invitato a suonare in recital a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America e come solista con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra.
Monica Cattarossi, pianista trevigiana, vive e lavora a Milano come affermata camerista e docente. Ha suonato in festival internazionali e ha tenuto concerti con artisti come Enrico Dindo, Rocco Filippini, Antonio Meneses, Dora Schwarzberg. Titolare della cattedra di accompagnamento pianistico al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e di Musica da camera al Conservatorio di Milano, ha tenuto master class presso la Sapporo Music University, la Seoul Chamber Orchestra, l’Accademia di Musica di Danzica. Ha collaborato con il Mozarteum di Salisburgo, le Accademie di perfezionamento di Biella e Pinerolo e attualmente con l’Accademia Chigiana di Siena, lo Stauffer Center for Strings e la Pavia Cello Academy.Fa parte del Keyboard Ensemble dell’Accademia Chigiana e ha registrato, in duo pianistico con Filippo Farinelli, l’opera completa di André Jolivet per la Brilliant Classics. Per la rivista Suonare News ha recentemente accompagnato l’emergente violoncellista Ettore Pagano nel suo debutto discografico. È laureata in Musicologia presso l’Università di Cremona.