Alla Tosse, la X edizione di “Resistere e creare”

La decima edizione di “Resistere e Creare” del Teatro della Tosse si è aperta con un’anteprima di sette spettacoli. La rassegna internazionale di danza, nata nel 2015 con la direzione artistica di Michela Lucenti e Marina Petrillo, in collaborazione tra il Teatro della Tosse e il collettivo Balletto Civile, si conferma un’indagine estetica e politica sulla collettività e sull’arte.

Diffuso tra il cuore della città, le sale “storiche” Trionfo e Agorà, e le sale del Teatro del Ponente di Voltri, la rassegna ha già ospitato da gennaio Andrea Salustri in “Materia” e Francesca Zaccaria in “Carnet erotico”. Prosegue in settimana con il trittico “Yolt” (acronimo di “You only live twice”) di Manuel Ronda (8 febbraio, Sala Trionfo), artista genovese di formazione poliedrica tra teatro, architettura e danza, attualmente attivo a Bruxelles;  “Sport” di Salvo Lombardo, performer e coreografo romano che nel 2017 ha fondato la compagnia “Chiasma” (9 febbraio, Teatro del Ponente); “My body is your body” do “Overhead Project” (10 febbraio Teatro del Ponente) regia e coreografia di Tim Behren, con Mijin Kim, Maiol Pruna Soler, Francesco Germini. “Overhead Project” è una compagnia tedesca che realizza performance tra circo contemporaneo e danza, due linguaggi che consentono prospettive diverse sul corpo umano e un approccio multidimensionale allo spazio e all’architettura. La compagnia, diretta dal coreografo e artista circense Tim Behren, in questo spettacolo esplora il ruolo dello spettatore in modo del tutto insolito: è stata realizzata un’arena che, grazie alla sua disposizione bifrontale, conferisce un nuovo significato agli assi visivi, alle simmetrie e all’essere spettatore.

Un momento di “Igra”

La rassegna prosegue a marzo con “Igra” (15 marzo, Sala Trionfo) nuova creazione di Mattia Russo e Antonio de Rosa, con il loro collettivo spagnolo “Kor’sia”, ambientata in un campo da tennis e pensata come scrittura coreografica in dialogo tra presente e passato. Le origini di questo spettacolo risalgono a “Jeux / Nijinsky”, un lavoro precedentemente creato dai due coreografi incentrato sul processo creativo dell’opera di Nijinsky, un omaggio al grande artista dei Ballets Russes..

In aprile, precisamente il 20 e il 21 ancora alla Sala Trionfo, sarà la volta della “Akram Khan Company” che riporta in scena la produzione per famiglie “Chotto Desh” (Piccola Patria). Adattato nel 2015 basandosi su DESH di Akram Khan, successo internazionale del celebre danzatore coreografo anglo-bengalese, vincitore del premio Olivier e acclamato dalla critica, questa storia racconta di un giovane che cerca di trovare il suo posto nel mondo.

 

La rassegna “Resistere e Creare”, che nel corso degli anni ha ospitato artisti di fama internazionale, dal 2022 ha una nuova direzione artistica che vede impegnati, insieme a Marina Petrillo, Linda Kapetanea e Jozef Frucek. Fondatori della compagnia greca di danza RootlessRoot (Linda Kapetanea dirige anche il Kalamata Dance Festival) sono entrambi docenti in numerose accademie di danza in Europa.