Opera Giocosa: da Verdi e Puccini al processo a Pertini

E’ stato presentata questa mattina la programmazione del Teatro dell’Opera Giocosa di Savona che proporrà due brevi ma intense stagioni fra estate e autunno-inverno.

Estate – Verdi e un inedito del Settecento

Alla Fortezza del Priamàr, nell’ambito della Stagione Estiva che festeggia i suoi 20 anni, il Festival Contaminazioni liriche 20.24, si aprirà con Il trovatore di Giuseppe Verdi che debutterà il 27 giugno con replica il 29. L’allestimento vede la presenza di giovani cantanti che sono presenti nel panorama lirico e che si stanno affermando sempre di più a livello nazionale e internazionale, come il tenore Matteo Desole che ritorna a Savona dopo le felici interpretazioni e debutti nei ruoli del protagonista inLucia di Lammermoor del 2016 e in La bohème del 2021, quest’ultima con la regia di Renata Scotto. Immediatamente dopo Savona, Desole porterà il suo Manrico al Festival di Lubjana con la direzione di Zubin Metha che l’ha scelto per il titolo verdiano. Si tratta di un grande orgoglio per noi che abbiamo sempre creduto nella valorizzazione dei giovani. Altrettanto si dica per il soprano Claire De Monteil, che sarà Leonora e che, qualche mese fa, ha sostituito Marina Rebeka al Teatro alla Scala in Medée di Cherubini; per Min Kim, baritono formatosi all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e che ha interpretato Belcore nel Festival savonese dello scorso anno in L’elisir d’amore di Donizetti; per Yonghen Dong, basso impegnato nel ruolo di Ferrando e per Victoria Pitts che sarà Azucena. Il trovatore manca da Savona dal 2007 e torna adesso con la regia di Stefano Monti, in un allestimento coprodotto da ben cinque teatri: Il Teatro Municipale di Piacenza, il Pavarotti-Freni di Modena, il Goldoni di Livorno, il Teatro del Giglio di Lucca insieme, naturalmente, al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.

Tra le recite del titolo verdiano, si inserisce un concerto sinfonico che avrà luogo il 28 giugno. Sul podio Mario Menicagli alla direzione dell’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno per un omaggio a Ennio Morricone. Saranno eseguite le più celebri composizioni del Premio Oscar che allieteranno una serata ricca di fascino tra le mura della Fortezza del Priamàr.

La seconda opera in programma, il 10 luglio, prosegue il progetto di questo Ente di riportare in luce titoli settecenteschi. Si tratta infatti della prima esecuzione a Savona dell’opera del compositore di scuola napoletana Giuseppe Sellitti La vedova ingegnosa che andrà in scena con la regia di Matteo Peirone e Luca Cicolella, autori anche dei testi e impegnati – con Linda Campanella – a interpretare i ruoli dell’opera. La direzione d’orchestra è affidata a Massimiliano Piccioli alla testa del Voxonus Ensemble, realtà locale di promozione del repertorio barocco con strumenti originali affermata in numerosi centri in Italia e che collabora stabilmente con l’Opera Giocosa. La vedova ingegnosa andrà in scena in decentramento a Laigueglia il 15 luglio e, per la prima volta, l’Opera Giocosa sarà presente al Noli Musica Festival, il 23 di luglio, iniziando così una collaborazione e una sinergia sicuramente proficua per entrambe le realtà del territorio savonese.

I Carmina burana di Carl Orff saranno i protagonisti di domenica 7 luglio, in una nuova edizione, dopo l’ultima esecuzione nel 2011 e saranno affidati a Giulio Magnanini, direttore del Coro del Teatro dell’Opera di Nizza, questa volta alla guida del coro Filharmonia con il soprano Irene Celle, il tenore Raffaele Feo, il baritono Michele Patti e, ai pianoforti, GianLuca Ascheri e Andrès Jesus Gallucci.

Ad apertura della stessa serata del 7 luglio, verranno consegnati i premi del Concorso Letterario intitolato a Renata Scotto che, giunto alla sua seconda edizione, è riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Savona e provincia, ideato e promosso dal Teatro dell’Opera Giocosa in collaborazione con il Comune di Savona.

Autunno-Inverno – Da Puccini al teatro civile

Il 18 e il 20 ottobre l’opera tornerà nel massimo teatro savonese con Madama Butterfly di Giacomo Puccini, celebrato nel centenario della sua morte con la ripresa della splendida e storica regia del grande soprano savonese Renata Scotto, realizzata proprio al Priamàr, nel 2019, con l’allestimento del Teatro Coccia di Novara e i costumi di Artemio Cabassi. L’opera vedrà il ritorno, come interprete principale, di Clarissa Costanzo che, proprio a Savona, aveva debuttato il ruolo della protagonista e che, da allora, è presente sulle scene liriche nelle vesti di diverse eroine pucciniane e verdiane. Fu proprio Renata Scotto a dedicarsi alla sua formazione e, oggi, Clarissa Costanzo ha assimilato i numerosi consigli e le direttive crescendo artisticamente e divenendo uno dei soprani più interessanti della sua generazione. A completare il cast ci sarà il debutto italiano del giovane tenore italo-sudamericano David Esteban e del giovane baritono Paolo Ingrasciotta nel ruolo del Console Sharpless, con Raffaele Feo in quello di Goro che affiancheranno altri giovani provenienti dall’Accademia di Arte Lirica di Osimo con cui l’Opera Giocosa ha instaurato una collaborazione. La ripresa della regia di Renata Scotto sarà a cura di Renato Bonajuto che ha collaborato a lungo con la grande artista. Alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Savona ci sarà il giovane maestro Cesare Della Sciucca, già presente a Savona per La medium di Menotti del 2021, che ha studiato con Daniele Gatti alla Chigiana di Siena e che si sta affermando sempre di più come interprete operistico. Nell’ottica delle sinergie tra teatri Butterfly sarà coprodotta con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona, dove sarà presentata nel dicembre successivo.

Il 9 dicembre al Teatro Chiabrera sarà rappresentata in prima mondiale una nuova opera, commissionata da questo ente. Si tratta de Il caso Pertini, opera in un atto unico, introduzione e tre scene con la musica del compositore Giovanni D’Aquila e il libretto di Emanuela Ersilia Abbadessa. Questo nuovo lavoro è basato sui fatti relativi al processo che ebbe luogo a Savona nel 1927 per l’espatrio clandestino di Filippo Turati, ultimo caso di giustizia libera prima che i reati politici passassero sotto l’egida del Tribunale Speciale voluto dal regime fascista. Il processo ebbe una risonanza internazionale perché fu considerato a tutti gli effetti un caso di coscienza da parte del collegio giudicante. I fatti, col titolo Il processo di Savona, furono messi in prosa con la compagnia dell’allora Teatro Stabile di Genova, da Vico Faggi. La versione attuale predisposta da D’Aquila e Abbadessa si basa sulle memorie pubblicate dalla giornalista inglese Barbara Barclay Carter che, con un sotterfugio, riuscì a seguire tutto il processo. Il suo ruolo sarà affidato al celebre mezzosoprano Manuela Custer che sarà affiancata dal giovane tenore Matteo Mezzaro nel ruolo di Carlo Rosselli, dall’ombra di Pertini interpretata dal baritono Michele Patti e dal giudice, l’attore Davide Mancini. La regia dello spettacolo sarà di Elisabetta Courir, nota al pubblico savonese per diversi spettacoli molto riusciti come Il Socrate immaginario, La Cenerentola e Rigoletto. Le scene saranno di Francesca Marsella, albisolese che insegna all’Accademia Ligustica di Genova. L’Orchestra Sinfonica di Savona parteciperà alla realizzazione dell’opera.

Chiuderà la stagione, nel gennaio 2025, in prossimità del Giorno della Memoria un’altra prima esecuzione assoluta in Liguria e a Savona: Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann. L’opera, scritta in un campo di concentramento, è stata rappresentata solamente nel 1975 e, a distanza di 50 anni dalla prima esecuzione, viene riproposta in una coproduzione con il Lerici Musica Festival di Lerici e l’Opera Giocosa, in una nuova versione con la regia di Stefania Panighini, le scene e luci di Andrea Tocchio la direzione di Giuseppe Bruno nell’originale versione in tedesco.