A Nervi il rock di Bennato

Nella splendida cornice dei Parchi di Nervi a Genova si è svolto ieri sera il concerto di Edoardo Bennato, all’interno della rassegna Nervi Music Ballet Festival 2024, organizzata dal Teatro Carlo Felice.

Bennato, classe 1946, ha fatto la storia della musica italiana, rappresentando uno dei maggiori esponenti del rock a livello nazionale.

Cantautore e polistrumentista, ha iniziato la sua carriera a Londra per fare poi ritorno nel nostro Paese dove nel 1973 ha debuttato con il suo primo album Non farti cadere le braccia. Nel 1977 con l’album Burattino senza fili è stato il primo artista italiano a realizzare video-clip e a esibirsi di fronte a ottantamila spettatori nello stadio di San Siro a Milano. Questi importanti riconoscimenti gli hanno aperto le porte anche ad una carriera internazionale, inaugurata da una prima tournée europea.

Durante le oltre due ore di concerto, l’artista si è esibito con alcuni suoi grandi classici come Il gatto e la volpe, Sono solo canzonette, La fata, L’isola che non c’è e Il rock di Capitan Uncino.

Bennato ha inoltre intrattenuto il pubblico raccontando alcuni aneddoti di vita personale, ad esempio sulle sue origini: indossava infatti, oltre ai classici occhiali da sole che rappresentano ormai un suo segno distintivo, una maglietta con la scritta Campi Flegrei 55, ovvero l’indirizzo dove è nato e cresciuto. Proprio dal legame con la sua terra, Bagnoli, e con il numero 55, che nella smorfia napoletana simboleggia la musica, è nato il brano A Napoli 55 è ‘a musica.

Numerosi anche i riferimenti alla società attuale, alla politica, al rispetto degli altri e dell’ambiente che ci circonda e il ricordo di Enzo Tortora e Mia Martini, entrambi vittime della crudeltà pubblica.

L’artista ha anche raccontato come sono nate le sue canzoni, dall’influenza di musica classica e rock e dalle storie di Collodi.

Tra canzoni rock e blues, Bennato è riuscito a far emozionare una platea piena e alquanto eterogenea, costituita da chi lo segue da sempre e dalle nuove generazioni affascinate dalla sua energia.

Il cantautore era affiancato sul palco dalla BeBand, che lo segue da molti anni e che con professionalità trasmette al pubblico una grande emozione.

Per alcuni brani, invece, Bennato è rimasto solo sul palco, e ha accompagnato il suo canto suonando contemporaneamente chitarra, tamburo a terra e kazoo: si può citare Sono solo canzonette.

L’artista si è dimostrato veramente generoso con il suo pubblico concedendo diversi bis, saltando, suonando e cantando per circa due ore e mezza senza stacchi: insomma nonostante l’età ancora tanta energia e voglia di raccontare e raccontarsi.