Addio a Bonini

Ci ha lasciato nei giorni scorsi Corrado Bonini che i melomani più attempati certamente ricorderanno.

Aveva 73 anni e nel 1971 quando era ancora sovrintendente Celeste Lanfranco era entrato al Teatro Comunale dell’Opera nell’ufficio stampa con numero di matricola 14. Allora con lui c’era Edilio Frassoni, già critico musicale del “Lavoro” e memoria storica per decenni delle vicende musicali cittadine. Bonini ha lavorato in Teatro per oltre trent’anni, ha visto passare numerosi sovrintendenti e numerosi direttori artistici. Ha avuto al suo fianco vari colleghi, fra i quali ricordiamo in particolare Franco Sostegni, andato in pensione proprio pochi mesi prima dell’inaugurazione del nuovo Carlo Felice. Inaugurazione alla quale invece partecipò Bonini curando la comunicazione di quell’importante evento.

Negli ultimi anni, Bonini aveva preferito lasciare l’ufficio stampa e in accordo con la sovrintendenza era diventato il fotografo ufficiale del Teatro, ritagliandosi uno studio dentro il Torrione e coltivando così un suo amato hobby.

Spirito indipendente, polemico ma con signorilità e quel senso di ironico distacco tutto genovese con cui sapeva guardare i fatti, Bonini è stato un collaboratore prezioso per tutti noi critici musicali, un professionista serio capace di districarsi con eleganza nei rapporti non sempre facili fra un teatro e la carta stampata. Con lui se ne è andato un pezzo importante della storia del nostro Teatro.

1986 – Un gruppo di impiegati amministrativi del Teatro Comunale dell’Opera posa nel luogo dove sarebbe sorto nel 1991 il nuovo Carlo Felice. A destra in alto con giubbotto e camicia bianca Corrado Bonini